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notizia del 11/12/2008 - messa in rete alle ore 13:35:34
Operazione Finanza-Polizia: sette in carcere per usura e riciclaggio

Nelle prime ore di oggi militari della Guardia di Finanza di Gela, congiuntamente a personale del locale Commissariato della P.S. hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP dottor Lirio Conti a seguito di richiesta della Procura della Repubblica nei confronti delle seguenti sette persone (per cinque è stata disposta la custodia in carcere e per due gli arresti domiciliari).
PINGO GAETANO (gelese classe 1971)
FONTANA ROSARIA (gelese, coniuge del PINGO, classe 1973 agli arresti domiciliari)
GIARRIZZO EMILIO (gelese classe 1975)
DI STEFANO ALESSANDRO (cittadino di Mazzarrone (ct) classe 1971)
RUSSELLO GIACOMO ( gelese classe 1961)
CACI GIUSEPPE (gelese classe 1976)
FONTANA EMANUELE(gelese classe 1963, agli arresti domiciliari)

Le contestazioni riguardano numerosi e gravi fatti di usura continuata e riciclaggio commessi tra il 2004 ed il 2007 in danno di 14 soggetti, residenti nelle province nissena e catanese, in buona parte rappresentati da imprenditori agricoli in stato di grave difficoltà economica.
In particolare le contestazioni sono per usura aggravata per i soggetti di cui ai punti da a. ad e. e riciclaggio per Caci e Fontana Emanuele.
Le indagini, coordinate e dirette dalla Procura delle Repubblica di Gela, Sostituti Procuratori dott. Cannatà e dott. Di Marco, condotte da personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della stessa Procura in raccordo operativo con la Compagnia della Guardia di Finanza e del Commissariato di P.S. di Gela, si sono sviluppate mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, numerosi servizi di osservazione sul territorio e attraverso accertamenti bancari, certosinamente eseguiti al fine di ricostruire e comprovare in dettaglio i flussi finanziari e, quindi, i rapporti usurari.
La messe convergente degli elementi probatori oggettivamente ed autonomamente raccolti dagli operanti, hanno indotto alla collaborazione i soggetti destinatari dei finanziamenti che hanno confermato, narrando in dettaglio le loro vicende, il già articolato quadro probatorio raggiunto.
Va sottolineata l’elevata consistenza degli importi movimentati, in taluni rapporti finanziari nell’ordine di decine di migliaia di euro; i tassi di interesse pretesi ed ottenuti a fronte dell’erogazione dei prestiti andavano dal 10 al 15 % fisso mensile.
Le indagini hanno acclarato anche responsabilità per fatti di riciclaggio nei confronti di due indagati che si sono prestati per dislocare su loro conti correnti le somme di denaro afferenti ai prestiti usurari allo scopo di impedire l’individuazione dei proventi illeciti.
 
Autore: Redazione Corriere di Gela
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