Cinque arresti e dodici denunce sono solo alcuni dei dati indicativi dell’attività del Nucleo operativo e radiomobile Reparto territoriale Carabinieri di Gela durante questa prima metà di ottobre 2013.
Penetrante attività di controllo del territorio, alla circolazione stradale, controlli per garantire la sicurezza degli utenti della strada, sono stati messi in atto, negli ultimi giorni, congiuntamente dai Carabinieri del Reparto Territoriale a dai militari della Cio di Palermo soprattutto presso le maggiori arterie stradali e i luoghi più frequentati della città. Durante l’attività sono state contestate, complessivamente, 182 infrazioni al codice della strada con sanzioni amministrative per oltre 15 mila euro. In particolare sono state rilevate 19 infrazioni per mancato utilizzo del casco protettivo, 17 per circolazione senza copertura assicurativa e nell’ambito dei controlli 43 sono stati i mezzi sottoposti a fermo amministrativo.
Tra i provvedimenti 12 denunce in stato di libertà alla Procura della Repubblica di cui 9 per guida senza patente, mentre l’8 ottobre veniva tratto in arresto un pregiudicato gelese,
Giovanni D’Amico, per violazione agli obblighi imposti dalla Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, poiché veniva sorpreso da una pattuglia di motociclisti della Sezione Radiomobile per le vie del centro a bordo di uno scooter, sprovvisto di copertura assicurativa, con 2 bimbi piccoli a bordo, tutti privi di casco. Per il D’Amico, a seguito dell’arresto, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.
E’ stata altrettanto significativa l’attività di repressione dei reati contro il patrimonio: in particolare, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare, richieste dalla Procura della Repubblica che ha coordinato l’attività di indagine, nei confronti di
Fabio Incorvaia (che è detenuto dal 15 ottobre presso la locale Casa Circondariale), ritenuto il responsabile di una rapina di 5.000 euro in contanti commessa il 23 settembre in via Palazzi ai danni di una pensionata trasportata in ospedale alla quale aveva cagionato la frattura del femore e nei confronti di
Giuseppe Rinella (dal 10 ottobre agli arresti domiciliari), ritenuto il responsabile di un furto con destrezza commesso nel mese di settembre in via Venezia di 750,00 euro in contanti ai danni di un pensionato gelese.
Altri due arresti in flagranza di reato per furto aggravato di materiale ferroso in contrada “Piana del Signore” sono stati eseguiti mercoledì 9 ottobre nei confronti di
Vincenzo Guaia e
Stefano Antonio Sciascia.
(Fonte: Comando Reparto territoriale Carabinieri di Gela)