
Nelle prime ore di stamane, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Gela su richiesta della locale Procura e dal Gip presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta,
Emilio Massimiliano Liparoti (nella foto) ed il minore V. N., entrambi classe 1995 (il minore compirà i 18 anni a breve), ritenuti responsabili di aver rapinato lo scorso 20 giugno il sig. Emanuele Vinci, classe 1940.
Sono le 20:05 ed un individuo a volto scoperto, in via Falcone angolo via Segesta, distrae la vittima chiedendogli che ora fosse,
“Zi, chi ura è”. Mentre l’anziano uomo controlla l’orario, V. N. tenta di strappargli dal collo la collana in oro che indossa. La vittima cerca di difendersi, ma viene colpita violentemente con un pugno all’altezza dell’orecchio dal Liparoti, che sbuca alle spalle dell’anziano da una strada secondaria. Vinci Emanuele stramazza a terra riportando gravi lesioni alla testa, venendo ricoverato al reparto di rianimazione del locale nosocomio in prognosi riservata, per poi essere ricoverato a Catania.
I due malviventi dopo avere consumato la rapina si dileguano.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa, hanno permesso di stabilire che i due giovani hanno seguito la vittima sin da piazza Umberto I, percorrendo via Bresmes, piazza Enrico Mattei, via Generale Cascino, via Segesta fino a via Falcone ove viene consumato l’atto delittuoso.
Il tragitto è stato ricostruito sulla base di un’accurata disamina dei sistemi di video sorveglianza installati lungo il percorso della vittima.
L’individuazione e l’arresto dei responsabili della rapina rappresenta una concreta risposta all’allarmante fenomeno delle rapine e degli scippi all’indirizzo di anziani indifesi, che negli ultimi mesi ha diffuso nella popolazione un generalizzato senso di insicurezza.
Nel corso della perquisizioni domiciliari, i militari hanno rinvenuto e posto sotto sequestro gli abiti utilizzati nel corso della rapina.
Il Liparoti è stato associato presso la Casa Circondariale di Gela, mentre il minorenne presso l’Istituto Penale Minorile di Caltanissetta a disposizione delle relative Autorità giudiziarie.
(Fonte: Comando Reparto territoriale Carabinieri di Gela)