Nel pomeriggio di ieri, all’aereoporto di Roma Fiumicino, agenti della Polizia di Frontiera hanno tratto in arresto P.L. in esecuzione di un’ordinanza custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, dott.ssa Veronica Vaccaro su richiesta del Sostituto Procuratore dott.ssa Elisa Calanducci, per violenza sessuale aggravata e lesioni gravi.

Dopo il tentativo auto difensivo di rimuovere quanto accaduto, la vittima lentamente e dolorosamente trovava il coraggio di denunciare i fatti, riferendo, lo scorso aprile, alla sezione di PG, aliquota Polizia di Stato circostanze e particolari relativi alle violenze sessuali subite a Gela tra marzo e aprile scorso.

In particolare, rivelava di aver avuto una relazione sentimentale con P.L., ma di averla, presto, interrotta a causa del suo temperamento particolarmente violento ed irruento. Per questi motivi, iniziava ad essere vittima di una vera e propria persecuzione.

In due circostanze, infatti, L. si recava a casa della donna con buoni propositi e con il chiaro intento di riallacciare i rapporti. In quelle occasioni, però, l’uomo con pugni e schiaffi al volto e alla testa la costringeva, soltanto, ad avere un rapporto sessuale, minacciandola, addirittura in un’occasione, che l’avrebbe uccisa se non lo avesse fatto.

Successivamente, personale della sezione investigativa e della polizia scientifica del Commissariato di Polizia di Gela, effettuavano i dovuti accertamenti per riscontrare quanto dichiarato dalla vittima.

Per le gravi lesioni subite, tuttavia, veniva sottoposta ad ulteriori accertamenti e visite mediche.
Ciononostante, L. continuava con il proprio atteggiamento persecutorio, attraverso telefonate e l’invio di sms sul cellulare della vittima.

Il 13 aprile scorso, il Gip di Gela su richiesta della locale Procura, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di P. L., a cui gli agenti delle sezione di Polizia giudiziaria e della sezione investigativa del Commissariato non riuscivano, però, a dare esecuzione in quanto lo stesso si rendeva irreperibile.

L’attività investigativa successiva, sviluppata da personale del Commissariato e coordinata dalla locale Procura, permetteva di accertare che il L. si era temporaneamente trasferito in Colombia.

Nella giornata di ieri, essendo emerso dalle indagini che L. era in procinto di rientrare in Italia, veniva allertata la Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Fiumicino che individuatolo al momento dello sbarco provvedeva a trarlo in arresto previa notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Sottoposto a perquisizione, inoltre, veniva trovato in possesso di cinque dosi di cocaina purissima, debitamente sottoposta a sequestro.
Per questi motivi, veniva deferito all’Autorità giudiziaria competente per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fino di spaccio.

Al termine delle formalità di rito, L. veniva associato alla Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità giudiziaria
(Fonte: Commissariato Polizia di Gela)