
Questa mattina, agenti della sezione investigativa, diretta dal dott. Giuseppe Pontecorvo, hanno tratto in arresto: R. D., nato a Gela classe 1996 e C. R. B., nato a Gela classe 1995, in esecuzione di un’ordinanza custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale per minorenni di Caltanissetta, dott. Francesco Pallini su richiesta del Sostituto Procuratore dott.ssa Simona Filoni, per violenza sessuale aggravata in danno di una minore di anni 14.
Dopo il tentativo auto difensivo di rimuovere quanto accaduto, la vittima lentamente e dolorosamente trovava il coraggio di denunciare i fatti, riferendo, lo scorso giugno, al P.M. circostanze e particolari relativi alla violenza sessuale subita a Butera nel marzo 2011.
In particolare, rivelava di essere stata costretta ad appartarsi in un luogo vicino la Chiesa Madre, dove, dopo essere stata presa a calci e a pugni, veniva abusata sessualmente da C.R.B. mentre R.D. la teneva ferma. L’azione si caratterizzava per una violenza particolarmente efferata, non disgiunta da crudeltà e disprezzo per la stessa minore, giacchè i due abusanti restavano indifferenti alle sue implorazioni di pietà.
Successivamente, i due violentatori si davano il cambio perché l’altro complice potesse abusare a sua volta della minore ma, nella circostanza, senza riuscirvi, a causa delle urla sempre più acute della vittima che inducevano i due a darsi alla fuga non prima di averla minacciata di gravi ritorsioni per se stessa e per la propria famiglia, nell’ipotesi i cui avesse parlato con qualcuno di quanto accaduto. Quindi, dopo averla lasciata a terra piangente e senza abiti, facevano ritorno a Gela dove restituivano il ciclomotore che avevano avuto in prestito da un conoscente.
Le indagini compiute dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni e delegate al Commissariato di P.S. di Gela consentivano di addivenire all’identificazione dei responsabili e di acclararne la particolare callidità , atteso che gli stessi hanno agito in tarda sera, dopo avere carpito l’interessamento della ragazza facendo riferimento ad un ragazzo a cui la stessa era all’epoca legata sentimentalmente e dopo averla fatta bere.
La minore eseguiva, altresì, un’individuazione fotografica che consentiva il riconoscimento degli autori della violenza sessuale consumata ai suoi danni.
Successivamente, la vittima, accompagnata da un’educatrice ed un’assistente sociale, eseguiva un sopralluogo a Butera, unitamente a personale della Polizia Scientifica e della Sezione Investigativa, al fine di ricostruire i movimenti e indicare i luoghi teatro dell’abuso.
All’alba di oggi, gli agenti della sezione investigativa provvedevano alla cattura di R.D. e C.R.B. ed eseguivano alcune perquisizioni domiciliari, nel corso delle quali veniva rinvenuto, presso l’abitazione di R.D. dello stupefacente, già confezionato e suddiviso in dosi, per un peso complessivo di circa 10 gr., un bilancino di precisione, un taglierino e un coltello, debitamente sottoposti a sequestro. R.D. veniva, allora, deferito all’autorità giudiziaria anche per detenzione di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Dopo le formalità di rito i due giovani sono stati tradotti presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Caltanissetta a disposizione dell’AG procedente.
(Fonte: Commissariato di Polizia – Gela)