
A seguito delle immediate indagini avviate dopo il fatto, dirette dalla Procura della Repubblica di Gela e condotte con precisione e tempestività dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Gela, è stato oggi tratto in arresto
Saverio Di Stefano (nella foto), classe 1993, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Gela su richiesta della stessa Procura.
Il giovane è ritenuto responsabile, in concorso con altro complice in corso di identificazione, della rapina a mano armata commessa in Gela il 26 gennaio scorso ai danni del supermercato Fortè di Via San Valentino.
Intorno alle 19.30, un individuo, con il volto parzialmente travisato ed armato di pistola, si era fatto consegnare l’incasso del pomeriggio. Per rendere più concreta la minaccia, il rapinatore non aveva esitato a caricare la pistola davanti ad uno dei cassieri, facendo chiaramente intendere che si trattava di un’arma vera e che non avrebbe esitato ad usarla in caso di necessità.
All’esterno vigilava in funzione di palo altro soggetto che impugnava un fucile a canne mozze.
La rapina è stata compiuta con grande rapidità: il rapinatore si tratteneva all’interno del supermercato solo un minuto, fuggendo poi a bordo di un motorino insieme al complice.
Un accurato esame delle riprese estrapolate dal circuito di videosorveglianza, insieme ad altri dati informativi acquisiti nel corso dell’attività investigativa sul campo hanno consentito ai Carabinieri individuare nel Di Stefano il soggetto che si era presentato all’interno del supermercato armato di pistola. Tra gli elementi fattuali, precisi e concordanti, si deve annoverare il sequestro compiuto, nel corso della perquisizione domiciliare presso l’abitazione del Di Stefano, dello stesso paio di scarpe, marca “Robe di Kappa”, da lui indossate durante la rapina.
L’individuazione e l’arresto del Di Stefano rappresenta una prima concreta risposta all’allarmante fenomeno delle rapine che negli ultimi mesi hanno interessato le attività commerciali di Gela con grave allarme sociale.
Il Di Stefano si trova ora ristretto presso la Casa Circondariale di Gela.
(Fonte: Comando territoriale Carabinieri di Gela)