
Nella mattinata i Carabinieri della stazione di Gela hanno eseguito una ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Gela – Ufficio Gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Gela, poiché responsabile di atti persecutori (stalking) e violazione dalla misura degli arresti domiciliari,
Bodinaku Igland (nella foto), classe 1990, in atto detenuto presso la casa circondariale di Gela.
Il Bodinaku Igland deve rispondere dei reati di stalking ai danni del nuovo compagno dell’ex fidanzata e del padre di quest’ultimo, nel periodo compreso tra gennaio e luglio del 2012.
Le indagini hanno permesso di acclarare, infatti, come il Bodinaku abbia realizzato in modo reiterato una serie di condotte dotate di un elevato grado di indeterminatezza, consistite in ripetute minacce, lesioni personali, danneggiamento e altro.
In particolare il Bodinaku Igland, a fine gennaio 2012, dopo aver danneggiato il portone di ingresso dell’abitazione del compagno della sua ex, piazzava dei fiori con un biglietto di minacce.
A metà aprile dello scorso anno, il compagno, mentre era a bordo del proprio ciclomotore, veniva letteralmente investito dal conducente di una Smart che proveniva dal senso di marcia opposto. Per fortuna dalla caduta riportava il giovane riportava solo delle lesioni giudicate guaribili in pochi giorni.
A seguito di tale evento, i Carabinieri, avendo il sospetto che a guidare la macchina fosse stato proprio il Bodinaku, si recavano presso la sua abitazione rinvenendo in effetti la Smart, in uso all’albanese, con ancora evidenti i segni del tamponamento che erano compatibili con quelli della caduta del ciclomotore.
Il quel periodo il Bodinaku era anche sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Il successivo mese di luglio, Bodinaku Igland si recava sotto l’abitazione dei genitori del giovane al fine di costringerlo a scendere in strada per discutere. Al rifiuto dello stesso, colpiva ripetutamente con una spranga di ferro l’autovettura del genitore del ragazzo, distruggendone il parabrezza ed i vetri laterali.
Anche in tale circostanza il Bodinaku era agli arresti domiciliari.
(Fonte: Comando Reparto territoriale Carabinieri di Gela)