
A conclusione di complesse indagini svolte dalla Sezione Criminalità Organizzata (Sco) della Squadra Mobile di Caltanissetta nei confronti del clan mafioso gelese riconducibile a Giuseppe Alferi, inteso
Peppe u ierru, è stato raggiunto un altro importante risultato per la disarticolazione del gruppo criminale, sottraendogli anche beni provento di attività illecite.
Ieri, a seguito di decreto, emesso dal Gip presso il Tribunale di Caltanissetta - Alessandra Bonaventura Giunta, sono stati sottoposti a sequestro preventivo l’abitazione sita a Gela in via Socrate 5, in uso a Maria Azzarelli, nata a Gela il 24.12.1967, compagna di Giuseppe Alferi, già tratto in arresto unitamente alla Azzarelli e ad altri sodali del gruppo criminale, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata
Inferis ed eseguita da personale della locale Squadra Mobile nel decorso mese di gennaio, nonché un appezzamento di terreno con annesso fabbricato e piscina, sito a Gela in zona Settefarine, in uso allo stesso Alferi.
In particolare, in ordine al sequestro dell’abitazione in uso alla Azzarelli, il giudice ha ritenuto, sulla base delle risultanze investigative emerse dalle indagini effettuate dal personale della Questura, che l’immobile in questione era riconducibile alle disponibilità economiche di Giuseppe Alferi a cui la Azzarelli è stata per anni legata sentimentalmente ed acquistato mediante gli illeciti proventi dell’attività delittuosa compiuta dall’Alferi nel corso degli anni.
Analogamente, in ordine al sequestro del terreno di circa mq. 7000 con annesso fabbricato e piscina, il giudice, sempre sulla base delle medesime risultanze investigative, ha ritenuto che tale proprietà, che risulta intestata alla defunta madre dell’Alferi, era invece di esclusivo uso di quest’ultimo e la realizzazione del fabbricato e della piscina è legata all’impiego di proventi di attività illecite.
Il valore complessivo commerciale dei beni sequestrati ammonta a circa 300.000 euro.
Inoltre sono stati sequestrati 1 conto corrente bancario ed un libretto a risparmio accesi presso Poste Italiane ed intestati ad Vincenzo Azzarelli.
(Fonte: Questura di Caltanissetta)