
Si è conclusa nella giornata di ieri l’operazione di polizia marittima
"Broken Sword”, svoltasi su tutta la filiera della pesca organizzata dalla Capitaneria di Porto di Gela. L’operazione ha visto impegnati uomini e mezzo navali della locale Autorità marittima ed ha riguardato una dettagliata verifica di tutto il comparto della pesca compresa la relativa commercializzazione, soprattutto per la vendita di pesce spada in un periodo di fermo stagionale che si concluderà il prossimo 30 novembre.
Durante i controlli effettuati presso ristoranti, pescherie e mercati rionali di tutta la provincia, sono stati riscontrati 6 gravi illeciti amministrativi per un corrispettivo totale di € 7.320.
Gli illeciti riscontrati riguardano violazioni alle norme sull’etichettatura e sulla rintracciabilità del pescato poiché, di fatto, si è avuto modo di riscontrare che quale esercizio commerciale non esponeva correttamente le dovute etichette (targhette) da cui si evincono le caratteristiche del pescato, compresa la provenienza; dunque, l’esatta indicazione della zona in cui il prodotto è stato pescato.
In tali controlli sono stati comprese numerose verifiche effettuate anche presso ristoranti presenti nella Provincia, che ha portato al controllo approfondito delle condizioni di conservazione dei prodotti ittici tenute nelle apposite celle frigorifere.
L’attività di controllo sulla filiera della pesca proseguirà durante i prossimi giorni, anche in considerazione dell’approssimarsi delle festività natalizie, periodo durante il quale, notoriamente, aumenta notevolmente il consumo di pesce.
Finalità di tali controlli sul territorio da parte della Guardia costiera è, appunto, la tutela delle specie ittiche in fase di ripopolamento la cui pesca e commercializzazione risulta vietata, oltre che la salvaguardia dei diritti del consumatore.
(fonte: Comando Capitaneria di Porto – Giardia Costiera di Gela)