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notizia del 10/11/2012 - messa in rete alle ore 22:40:17
GELA, maltrattava i genitori ed estorceva loro denaro: disoccupato arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Gela, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip presso il Tribunale di Gela, su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto Giacomo Cassarà (nella foto), disoccupato gelese classe ‘69, responsabile dei reati di estorsione e maltrattamenti in famiglia.

L’attività di indagine si sviluppa quando, tra la fine di settembre e l’ottobre scorso, presso la Stazione Carabinieri di Gela vengono presentate due denunce querele nei confronti del Cassarà. In breve tempo i Carabinieri ricostruiscono mesi di violenze, minacce e maltrattamenti maturati tra le mura domestiche e perpetrati dall’arrestato nei confronti del proprio nucleo familiare: è il mese di agosto, Cassarà perde il posto di lavoro. Da quel momento comincia a pretendere dai propri genitori il pagamento di somme di denaro per consentirgli di soddisfare esigenze non di prima necessità.

Quando i genitori si oppongono alle richieste del figlio, questi non esita a rompere il mobilio dell’abitazione e reiterare le minacce costringendo il padre, che non riusciva più a soddisfare le sue continue richieste, a chiedere prestiti ai vicini per scongiurare il peggio, così configurando una vera e propria condotta estorsiva. Non solo, l’indagine evidenzia la sistematica reiterazione di condotte violente, sfociate spesso in minacce di morte, come nell’occasione in cui Giacomo Cassarà minaccia la madre che se non avesse soddisfatto le sue richieste “le avrebbe fatto fare la stessa fine della donna uccisa dal figlio nel mese di agosto”.

A rendere il quadro ancor più drammatico la circostanza per cui, già nel 2005, il Cassarà era stato denunciato e condannato per fatti analoghi commessi ai danni dei propri genitori.
Le vittime di queste violenze intuiscono che l’unico modo per liberarsi dalla morsa delle intimidazioni e dello stato di soggezione è quello di rivolgersi con fiducia ai Carabinieri e alla locale Procura, fornendo importanti input per il prosieguo dell’attività di indagine: scelta rivelatasi vincente.
Nella serata di ieri Cassarà è stato tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Gela.
(Fonte: Comando Reparto territoriale Carabinieri di Gela)
 
Autore: Redazione Corriere di Gela
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