
Durante la notte appena trascorsa, nell’ambito di un servizio coordinato a largo raggio, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno attuato un articolato dispositivo di controllo del territorio volto a garantire l’adeguata cornice di ordine e sicurezza pubblica lungo tutto il territorio di competenza.
In tale contesto operativo i militari della Stazione di Gela hanno tratto in arresto, al termine di una breve ma penetrante attività investigativa, due minorenni gelesi di 15 e 16 anni, responsabili dei reati di rapina e lesioni personali.
L’arresto dei due, operato in esecuzione ad un provvedimento di custodia cautela in carcere emesso dal Gip presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, scaturisce dall’indagine condotta dai carabinieri di Gela che ha consentito l’acquisizione di gravi indizi di colpevolezza inequivocabilmente riconducibili agli indagati per una rapina commessa nel mese di marzo: è la sera del 20 marzo 2012, C.S. 81enne pensionato gelese, scende dall’autobus che lo ha appena trasportato a Caposoprano nei pressi della propria abitazione.
Pochi metri e un giovane, C.M., lo afferra per il collo mentre il complice, V.C., gli strappa dal polso un orologio placcato in oro provocandogli una profonda ferita lacero contusa alla mano. Ma la sommaria descrizione fornita dalla vittima, gli elementi raccolti dai passanti involontari testimoni della scena delittuosa e l’immediato intervento dei militari giunti sul posto consentiva stringere il cerchio intorno ai due minorenni.
Da alcune frammentarie immagini registrate da un sistema di videosorveglianza della città si notavano infatti due giovani, con il volto coperto da un cappuccio, correre in direzione opposta rispetto al punto in cui l’anziano veniva rapinato. Identificati e tratti in arresto, i due venivano tradotti presso il centro di prima accoglienza di Caltanissetta.
Nel corso della stessa serata i carabinieri della Radiomobile hanno deferito a piede libero 2 giovani gelesi, responsabili del reato di furto aggravato in concorso. Sono appena trascorse le 22.00, l’utilitaria a bordo della quale viaggiano i giovani viene fermata dai militari presso un posto di controllo in via Recanati.
Nell’abitacolo due grossi bidoni colmi di carburante diesel, un tubo in gomma e una cesoia. Il successivo sopralluogo chiariva dove i due avessero prelevato i complessivi 70 lt di gasolio. Poco distante un camion si presentava infatti con il tappo del serbatoio divelto e con evidenti segni di effrazione.
Sempre a Gela, durante il medesimo servizio, i militari del Reparto Territoriale hanno deferito una donna responsabile di evasione dal regime degli arresti domiciliari cui era sottoposta.
Successivamente le pattuglie, impiegate sotto il duplice profilo preventivo/repressivo, raggiungevano il centro abitato di Niscemi, dove attuavano un penetrante dispositivo di controllo del territorio: nei diversi punti della città presidiati dai carabinieri sono stati controllate complessivamente 39 persone, elevate 14 contravvenzioni tra cui 7 per guida di ciclomotori senza l’uso del casco, controllati nr. 24 arrestati domiciliari e 10 sorvegliati speciali.
(Fonte: Comando reparto territoriale Carabinieri di Gela)