Confiscati dal Gico della Guardia di Finanza di Caltanissetta un intero compendio aziendale, autovetture e conti correnti per un valore di 10 milioni di euro.
L’attività trae origine da una verifica fiscale condotta dal nucleo di Polizia tributaria di caltanissetta nell’anno 2004 nei confronti della società Induplast srl di Gela, nell’ambito della quale venne accertata l’indebita percezione di contributi comunitari ex legge 488/1992 per oltre 4 milioni di euro e violazioni fiscali per indicazione di costi non effettivamente sostenuti per oltre 150 mila euro.
Immediate scattarono la comunicazione di notizia di reato all’ autorità giudiziaria e le denunce nei confronti di 5 soggetti tra cui soci, amministratori e consulenti fiscali, per associazione per delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (articoli 416 e 640bis del codice penale)
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Anche la società fu denunciata per violazioni del d.lgs 231/2001.
L’ autorità giudiziaria, ritenendo valido l’impianto accusatorio fornito dai militari della guardia di finanza, sempre nell’anno 2004 disponeva il sequestro preventivo dell’intero compendio aziendale, dei beni mobili e immobili e dei conti correnti e disponibilità finanziarie.
Nel luglio 2009 il tribunale di gela disponeva la confisca dei beni sequestrati e condannava i soggetti denunciati alla pena della reclusione da 1 anno e 6 mesi a 2 anni. A seguito del ricorso presentato dalle parti, il 20 gennaio 2011 si esprimeva la corte d’appello di caltanissetta che in ii grado assolveva uno dei soggetti condannati confermando nel resto la sentenza di i grado.
In data 1 settembre 2011 la suprema corte di cassazione, dichiarando inammissibile il ricorso presentato, concludeva l’iter giudiziario e rendeva definitiva la sentenza.
Con l’attività eseguita in data odierna dai militari guardia di finanza, i beni entrano definitivamente a far parte del patrimonio dello stato.
(Comando provinciale Guardia di Finanza di Caltanissetta)