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notizia del 21/11/2008 - messa in rete alle ore 09:12:26
Operazione Dino, di Polizia e Finanza: sequestrate quote

Nella giornata odierna personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile di Trapani - Sezione Reati contro il Patrimonio e la P.A.- e della Compagnia della Guardia di Finanza di Gela ha eseguito la misura cautelare reale del sequestro preventivo, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trapani dr. Piero Grillo, su richiesta dei p.m. Dott. Tarondo e D.ssa Biondolillo, relativo alle quote sociali di sei società, con sede a Gela ( Cl), aventi un valore complessivo pari a circa 5 milioni di euro e qui di seguito indicate: 1. ANDROMEDA S.n.c.; 2. UNIVERSAL GAMES S.r.l. 3. NET SERVICE S.r.l.; 4. SLOTMATICA S.r.l.; 5. COBA INTERNATIONAL DI CORALLO LOREDANA E C. S.a.s.; 6. GAME INSIDE S.r.l. Tale provvedimento di sequestro si inserisce nell'ambito di una vasta attività di indagine nel campo della cd. “polizia di giochi”, culminata nell'operazione “DINO” del 18 marzo c.a, ed in cui si è avuto modo di accertare l'esistenza nella città di Trapani di un'organizzazione dedita alla gestione di dispositivi elettronici da gioco alterati al fine di eludere i controlli posti in essere dall'amministrazione dei Monopoli di Stato in violazione all'art.110 co.6 T.U.L.P.S. che prevede il costante collegamento degli apparecchi alla rete telematica dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Nel corso dell'attività investigativa si verificava che l'associazione era solita rifornirsi delle apparecchiature alterate, ovvero dei materiali funzionali all'attività di alterazione attraverso un canale gelese (avente sede a Gela).

In particolare, a Gela punto di riferimento era BRIGADIECI Orazio, (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari il 18 marzo scorso), socio della “Società Universal Games s.r.l.” e della “Andromeda s.n.c.”, entrambe con sede legale nella via Niscemi 42, ed aventi ad oggetto il noleggio, l'assemblaggio, il montaggio, l'assistenza e la vendita di videogiochi ed apparecchiature elettroniche da gioco.

Tali società, costituenti il punto di riferimento in Sicilia e nell'Italia meridionale per la fornitura di apparecchi elettronici da gioco, venivano sottoposte a sequestro probatorio lo scorso mese di marzo poiché al loro interno si rivenivano numerose apparecchiature elettroniche da gioco contraffatte con schede clonate.

Nel corso dell'attività di perquisizione, peraltro, venivano sequestrati alcuni apparecchi elettronici da gioco riconducibili alla tipologia multi gioco di cui all'art. 110 co.7 /C del TULPS poiché provvisti di un sofisticato e non ancora conosciuto meccanismo di contraffazione consistente nella creazione di un doppiofondo ricavato all'interno della pedana di sostegno dell'apparecchio, ove era stata occultata la seconda scheda clonata che consentiva le operazioni di truffa ai danni dello Stato.

Degno di nota è il fatto che i dispositivi da gioco alterati siano stati rinvenuti negli spazi operativi adibiti alla normale attività di produzione ed assemblaggio delle macchine da gioco, circostanza questa tale da far ritenere che le società in questione svolgessero un'attività strumentale alla produzione e distribuzione su larga scala di apparecchi elettronici da gioco contraffatti.

Peraltro, da coordinata attività di indagine condotta dalla locale Compagnia della Guardia di Finanza ed avente ad oggetto la documentazione contabile acquisita si accertava come l'attività delittuosa fosse realizzata mediante le sei società sottoposte a sequestro preventivo, tutte riconducibili al medesimo gruppo imprenditoriale facente capo direttamente al BRIGADIECI Orazio, a suoi prossimi congiunti o a suoi dipendenti in altre società.

L'indagine consentiva, altresì, di riscontrare come il BRIGADIECI, mentre era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, avesse sostanzialmente trasferito la sede gestionale della propria attività presso la propria abitazione ove veniva collaborato da personale dipendente.

Anche per tale circostanza appariva conducente ritenere che il BRIGADIECI fosse l'effettivo dominus e punto di riferimento delle società sottoposte a sequestro, dirette alla produzione e commercializzazione delle apparecchiature da gioco in questione verosimilmente già alterate o predisposte per l'alterazione.
 
Autore: Redazione Corriere di Gela
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