Nella mattinata di oggi sabato 3 dicembre, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, al termine di articolata attività di indagine coordinata dalla locale Procura della repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, nei confronti di un gelese di 60 anni, ragioniere, responsabile del reato di atti sessuali con minorenne, aggravati e continuati.
E’ la fine di ottobre, i genitori di due bambine, insospettiti dal comportamento delle figlie e dal contenuto di alcune domande “a sfondo sessuale” che le stesse avevano loro rivolto, decidono di raggiungere la caserma dei Carabinieri per raccontare l’accaduto.
Il coraggio e la fiducia da loro riposta non viene disattesa, poiché i Carabinieri e la locale Procura, in breve tempo, stringono il cerchio intorno alla figura di un ragioniere 60enne di Gela il quale, sfruttando la stretta e decennale amicizia con i genitori delle bambine, verso cui aveva sempre evidenziato un comportamento gentile e quasi da parente, approfittava delle bimbe nei frequenti momenti in cui le stesse venivano affidate alla sua cura.
L’attività investigativa non solo ha consentito di evidenziare l’anomalo attaccamento dell’arrestato alle bambine ma – in occasione delle perquisizioni effettuate presso il luogo di residenza, il domicilio e l’ufficio dove questi svolge l’attività di ragioniere – ha permesso di raccogliere sufficienti ed inconfutabili elementi di responsabilità a suo carico.
In particolare, nell’abitazione dell’arrestato stesso, ove si soffermavano le bambine, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato dvd e files, molti dei quali scaricati da internet, relativi a film, scene e soprattutto cartoni animati a carattere pornografico che lo stesso proponeva alle minori con la modalità del gioco. Non solo. L’analisi dei diversi computer nella disponibilità dell’indagato ha fatto emergere la presenza di tracce e stringhe di ricerca anch’esse di carattere pornografico.
E’ durante la visione di tali filmati che l’arrestato si è macchiato di gravi condotte.
Terminati gli abusi, il 60enne intimava alle minori di mantenere il segreto, chiedendo espressamente di non raccontare nulla nemmeno a mamma e papà.
Fortunatamente la viva intelligenza delle bambine, unita alla pronta sensibilità dei genitori, hanno fornito spunto all’indagine che ha permesso di ricostruire e provare le subdole modalità della condotta illecita per dissimulare i reali intenti, quali appunto la visione di cartoni animati solo apparentemente per bambini, ma in realtà pornografici.
L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Caltagirone dove si trova tuttora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha richiesto il provvedimento.
(Fonte: Comando Reparto territoriale carabinieri di Gela)