«Giù le mani dal Majorana. Una sconsiderata azione politica, priva di buon senso, del tutto arbitraria ed in contrasto con le linee legislative, vuole che il Majorana, di Gela, chiuda, i battenti. Chiedo l'aiuto ti tutti voi per evitare che avvenga. Un politico non può fare ciò che vuole, specie se a discapito dei cittadini, non può distruggere un'eccellenza nazionale. Il Majorana è anche Vostro. Facciamo sentire la nostra potente voce»
Sono bastate queste poche righe, pubblicate sul sito dell'Istituto di Piano Notaro, per scatenare la protesta di mezza Italia, contro l'annunciato smembramento della scuola gelese, che ha grandi tradizioni e delle eccellenze riconosciute a livello nazionale per quanto riguarda lo sviluppo e la diffusione del software libero. Bersaglio delle critiche, il presidente della Provincia, on.
Federico( nella foto, così come raffigurato sul sito del Majorana), da alcuni giorni dimissionario per incompatibilità con la sua carica di deputato regionale.
Dal pomeriggio di giovedì, la nostra redazione è stata intasata dall'arrivo di migliaia di email provenienti da tutta Italia. Questo il testo più gettonato: «Da cittadino italiano reputo riprovevole che l'Istituto Majorana, che tanto ha dato a tutti gli amanti dell'informatica e tanto ancora potrebbe dare, venga chiuso a favore di altre scuole che non hanno le caratteristiche numeriche di sussistenza. Disapprovo fermamente che venga distrutta una realtà che tanto sta donando alla nazione. Non si può smembrare l'istituto che supera ampiamente il numero minimo di alunni imposto dalla normativa, a favore di una scuola con semplice reggente e con numero di alunni ampiamente inferiore al minimo consentito».
Le email al nostro indirizzo di posta elettronica continuano ad arrivare. Quella del Majorana è una giusta causa. Auspichiamo un immediato passo indietro da parte di chi ha assunto una tale sciagurata decisione.