Alle 6,30 di stamattina, personale della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Gela ha eseguito un'ordinanza di applicazione della misura cautelare di custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Gela, dott.
Lirio Conti (nella foto), a carico di due cittadini rumeni, A. G. e di A. T., ritenuti responsabili, in concorso con altro soggetto, allo stato non ancora identificato, di aver tentato di estorcere del denaro ad un loro connazionale e di avergli provocato delle lesioni personali consistite nella frattura delle ossa nasali, con prognosi di 30 giorni, salvo complicazioni)
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La parte offesa, in data 28 agosto scorso, aveva sporto denuncia presso il Commissariato Polizia di Gela contro i suoi aggressori, riferendo in quella sede di essere stato minacciato di morte e poi aggredito da alcuni suoi cittadini rumeni, in occasione della festa di battesimo della figlia di un connazionale presso il ristorante “Contatto”, zona Priolo, sulla Gela-Vittoria.
Il denunciante dopo avere consegnato il regalo, consistente in una busta con del denaro, veniva aggredito nel parcheggio del locale da alcuni partecipanti alla festa che, spacciandosi per i
capi dei rumeni di Gela, hanno preteso che si uniformasse agli altri pagando una somma superiore rispetto a quella data. A seguito del rifiuto opposto, l'uomo è stato spinto, schiaffeggiato e poi, una volta caduto a terra, colpito ripetutamente con calci e pugni.
La violenza e l'aggressività manifestata dagli indagati nei confronti di un soggetto che aveva osato ribellarsi alle loro richieste di denaro, nonché la spregiudicatezza dagli stessi mostrata nel formulare minacce di morte in un locale pubblico alla presenza di altre persone, ha suscitato il forte timore che tali soggetti potessero reiterare tali condotte, ammantandosi di un supposto prestigio criminale.
Per queste ragioni la Procura della Repubblica, effettuati tutti i dovuti riscontri, compresi i verbali d'individuazione fotografica dei responsabili, ha ritenuto di avanzare richiesta di misure cautelari, richiesta accolta dal Gip, che ha disposto la carcerazione degli aggressori, ora associati presso la casa circondariale di Caltagirone a disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente.
(Fonte: Procura della repubblica tribunale di Gela)