Nella notte di ieri i Carabinieri della Stazione di Mazzarino hanno proceduto all’arresto di
Mateo Deva (nella foto), cittadino albanese classe ’79, manovale, responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate continuate e violazione delle leggi in materia di immigrazione.
Ci troviamo a Mazzarino, sono le 18.00 circa, alcuni passanti segnalano ai Carabinieri urla e forti rumori provenire da un appartamento del centro abitato. Raggiunta l’abitazione, i militari constatano la presenza di una donna con vistose abrasioni al petto e al volto e una fasciatura “di fortuna” al polso.
Alla specifica domanda la donna rispondeva di essersi procurata quelle ferite scivolando dalle scale. La versione non convinceva i militari che, analizzando la situazione familiare della donna e in seguito alle indagini preliminarmente esperite, attribuivano la responsabilità di tali lesioni al marito della donna, un cittadino albanese da pochi mesi rientrato in Italia. Non solo, l’attività dei Carabinieri consentiva appurare come la vittima vivesse già da tempo in una situazione di completa frustrazione e sudditanza nei confronti dell’uomo, le cui vessazioni sfociavano spesso in pestaggi.
Riprova ne è il fatto che, accompagnata presso l’ospedale di Mazzarino, alla donna venivano diagnosticate una frattura, contusioni multiple e gravi escoriazioni recenti e soprattutto pregresse, per un totale di 45 giorni di prognosi.
Scaturiva l’immediata ricerca dell’uomo, rintracciato non lontano dall’abitazione della moglie. Lo stesso veniva sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici da cui emergeva l’inottemperanza ad un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Prefettura di Pesaro Urbino nel febbraio del 2010. Terminate le formalità di rito, Deva, sul cui conto risultavano numerosi alias dallo stesso forniti di volta in volta alle forze dell’ordine per eludere i vari controlli, veniva tradotto presso il carcere di Caltagirone.
(Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela)