Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 7 settembre, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno tratto in arresto in flagranza di reato
Rinella Simone (nella foto), 19enne gelese, responsabile del reato di estorsione. A rendere possibile l'arresto la pronta e preziosa attivazione della vittima che, non soggiacendo alle pressioni malavitose, collabora con Procura e Carabinieri ponendo fine ad una escalation di minacce e richieste estorsive subite già da alcuni giorni.
E' il 29 agosto scorso, F.A., giovane gelese, subisce il furto del proprio ciclomotore custodito all'interno del cortile della propria abitazione nel centro di Gela. Trascorso un solo giorno dalla formalizzazione della denuncia di furto, F.A., all'interno di un bar di Gela, viene accostato da un giovane, identificato successivamente nel Rinella: quattrocento euro in contanti o non avrebbe più rivisto la sua vespa nuova è la richiesta estorsiva.
All'iniziale titubanza della vittima, che effettivamente non aderisce immediatamente alla pretesa nel tentativo di guadagnare tempo, il Rinella risponde con ulteriori richieste, arrivando ad attendere e minacciare F.A. nei pressi della propria abitazione. Due giorni fa l'ennesima richiesta: 400 euro in contanti, o la vespa sarebbe stata smontata e rivenduta in pezzi di ricambio.
A tal punto F.A. intuisce che l'unico modo per liberarsi dalla morsa delle intimidazioni ottenendo giustizia è riporre la fiducia nelle forze dell'ordine, scelta rivelatasi vincente. Si reca quindi dai Carabinieri dove racconta l'accaduto indicando la località ove il Rinella è solito recarsi per avanzare le richieste estorsive.
Immediata l'attuazione di un penetrante dispositivo: nel primo pomeriggio di ieri i Carabinieri notano Rinella a bordo di uno scooter fermarsi dinanzi un bar della via Venezia; poco dopo nello stesso bar fa ingresso F.A.. Qualche minuto e i due giovani guadagnano l'uscita del locale: solo allora F.A. consegna alcune banconote al Rinella, il quale dopo averle contate, colloca nella tasca dei jeans.
Nel volgere di pochi frangenti Rinella si trova circondato da militari; tenta la fuga ma viene bloccato dopo pochi metri. Ai Carabinieri, che lo trovano in possesso delle 400 euro estorte poco prima a F.A., Rinella riferirà di averle ricevute da un amico interessato “all'acquisto di un motorino”. La somma veniva quindi restituita al legittimo proprietario mentre il Rinella, colto in flagranza del reato di estorsione, veniva tradotto presso il carcere di Caltagirone a disposizione della Procura di Gela che ne disponeva l'arresto.
(Fonte: Comando reparto territoriale carabinieri di Gela)