Nella notte di ieri, lunedì 24 luglio, i carabinieri della stazione di Niscemi hanno tratto in arresto quattro niscemesi. Si tratta di Stracquadaini Michele, 32enne; Militello Andrea, 28enne; Tramontana Giuseppe, 30enne e Barone Gaetano; classe 27enne.
Tutti e quattro sono ritenuti responsabili in concorso di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco clandestina, ricettazione e violazione norme sulla caccia per aver esercitato la caccia all’interno di una riserva naturale con mezzi vietati e in periodo di silenzio venatorio.
Trascorsa da poco la mezzanotte, due pattuglie di carabinieri impegnate nell’attività di controllo del territorio nei pressi della riserva naturale “Sughereta” sita in contrada stizza - agro di Niscemi, odono all’improvviso dei colpi di arma da fuoco. Cinturata l’area, dopo un breve inseguimento i Carabinieri bloccano un fuoristrada Suzuki privo di tettuccio con a bordo 4 persone.
Delle quattro persone, una – lo Stracquadaini – in piedi sul mezzo, imbracciava un fucile, aveva una cartucciera a tracolla e indossava sul capo un faretto tipo “minatore”. L’immediata perquisizione consentiva infatti il rinvenimento di un fucile automatico cal. 12 marca “Breda” con matricola abrasa e relativo munizionamento, 3 faretti e, a bordo del veicolo, 8 conigli appena uccisi. Ma non solo. La perquisizione veniva poi estesa pressa le abitazioni degli indagati dove i militari rinvenivano complessivamente altri 100 conigli, frutto di una precedente notte di caccia (6 a casa di Militello e 94 da Tramontana per una equa ripartizione tra i partecipanti alla battuta).
Durante le fasi dell’arresto due degli arrestati avrebbero dichiarato essere soliti vendere i conigli ad alcuni ristoranti della zona, per la cifra di 5 euro a coniglio, mentre gli altri commerciavano al dettaglio nelle ore mattutine presso la piazza di Niscemi, sempre al prezzo di 5 euro a coniglio. Il gruppo era molto organizzato. Gli otto conigli trovati a bordo del fuoristrada erano frutto di soli 5 minuti di lavoro, così effettuato: lo Stracquadaini imbracciava il fucile e sparava a bordo del fuoristrada condotto da Tramontana mentre Militello e Barone erano incaricati di recuperare la preda colpita (uccisa o solo ferita).
Insieme al fucile con matricola abrasa e quindi clandestino, da qui la contestazione del reato di ricettazione, ai fari e alla cacciagione, sequestrato anche il fuoristrada di proprietà del Tramontana. I 108 conigli venivano poi consegnati in beneficenza a vari istituti religiosi di Niscemi, mentre gli arrestati venivano associati presso la Casa Circondariale di Caltagirone.
(Fonte: Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela)