Nella serata di ieri 20 luglio, la Squadra mobile di Caltanissetta ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Caltanissetta, dr.ssa Alessandra Giunta, nei confronti di
Rocco Ferlenda (nella foto), nato a Gela il 31/07/1970, pluripregiudicato appartenente a cosa nostra gelese “clan Emmanuello”.
L'arresto è stato richiesto della Procura della Repubblica - Dda di Caltanissetta, (procuratore dr. Sergio Lari, proc. agg. dr. Domenico Gozzo, sost. proc. dr. Onelio Dodero), perchè ritenuto responsabile del delitto di omicidio aggravato e perché, in concorso con Davide Emmanuello, Fortunato Ferracane, Francesco Vella, Salvatore Terlati, Massimo Carmelo Billizzi, Alessandro Emmanuello (per i quali si procede separatamente), Rocco Manfrè (deceduto), ed altre persone, aveva provocato la morte di Agostino Reina, ucciso in quanto ritenuto ostile all'associazione mafiosa
Cosa Nostra.
L'uccisione sarebbe avvenuta su richiesta della stessa moglie del Reina, Adelaide Ascia, e di Maria Rosa Di Dio, le quali lamentavano il comportamento violento dell'uomo nei loro confronti. Così, con un pretesto, le due donne avevano attirato il Reina nell'immobile della Di Dio, in contrada Passo di Piazza di Gela, dove è avvenuta l'uccisione mediante soffocamento, facendone poi sparire il corpo.
L'episodio criminoso avvenne il 27 giugno del 1992.
(Fonte: Squadra Mobile - Questura di Caltanissetta)