I Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Gela hanno tratto in arresto Smorta Fabio, classe 1978, pregiudicato, per estorsione, danneggiamento e minacce, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura cautelare custodia in carcere emessa dal GIP di Gela su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato l'intera attività di indagine.
L'accusa nei confronti di Smorta Fabio è quella di aver usato violenza e minaccia, compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere Scilio Saverio a cedere a un prezzo irrisorio, in un primo tempo e, a titolo gratuito, successivamente, il banco di rivendita di frutta e verdura gestito dalla famiglia Scilio nella centrale via Venezia.
In particolare le violenze e minacce poste in essere dallo Smorta sono consistite:
- nella commissione di diversi furti ai danni dello Scilio;
- nel danneggiare, mediante incendio, la rivendita di frutta e verdura;
- nell'aggredire e picchiare con un bastone lo Scilio Saverio e nel minacciarlo di fargliela pagare se non gli avesse ceduto il banco;
- nel minacciare lo Scilio che si sarebbe impossessato del banco con o senza il suo consenso;
- nel minacciare allo Scilio la distruzione del banco se non glielo avesse ceduto.
L'attività di indagine ha consentito di appurare che da gennaio ad aprile di quest'anno lo Silio era stato vittima di diversi furti di frutta. All'indomani di ogni furto lo Smorta Fabio si presentava intimandogli di cedergli la bancarella. Ai continui dinieghi della vittima, lo Smorta arrivò ad offrire la somma di 1.000 euro. All'ennesimo rifiuto, il 4 aprile scorso veniva incendiata la rivendita di frutta dello Scilio.
Successivamente lo Smorta, facendo anche pressione sui parenti della vittima, minacciava a chiare lettere che “la baracca con le buone o con le cattive” gliel'avrebbe dovuta cedere.
Il pomeriggio del successivo 13 Aprile, lo Smorta si presenta direttamente a casa dello Scilio avanzando nuovamente la sua pretesa estorsiva. All'ennesimo diniego lo Smorta Fabio colpisce lo Scilio al viso con uno schiaffo e poi alla spalla con un bastone. Scilio, quindi, prende dalla sua abitazione una pistola giocattolo opportunamente modificata e idonea a esplodere proiettili calibro 7.65 con relativo munizionamento, esplodendo lungo le scale della palazzina alcuni colpi di pistola per intimorire Fabio Smorta, nel frattempo allontanatosi. Di lì a poco SCILIO viene violentemente aggredito da più persone, riportando serie lesioni al capo per le quali, trasportato presso il locale ospedale Vittorio Emanuele, viene ricoverato e dichiarato in stato di arresto dai Carabinieri per la detenzione illegale della predetta pistola.
L'attività di indagine ha così fatto luce su un grave evento estorsivo non realizzatosi grazie alla positiva collaborazione delle vittime e dei testimoni con i Carabinieri e la Procura Ordinaria, che ha consentito, in breve tempo, di trarre in arresto il responsabile.
Lo Smorta Fabio si trova ora ristretto presso la Casa Circondariale di Caltagirone.
(Fonte: Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela)