Durante la serata di ieri, venerdì 27 maggio 2011, nell’ambito di un servizio coordinato a largo raggio predisposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno attuato un articolato dispositivo di controllo del territorio volto a garantire l’adeguata cornice di ordine e sicurezza pubblica lungo tutto il territorio di competenza.
In tale contesto operativo i militari del Reparto Territoriale hanno tratto in arresto Bennici Francesco, 68enne di Niscemi, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, dovendo scontare anni quattro, mesi dieci e giorni nove di reclusione per tentato omicidio.
E’ la mattina del 7 gennaio 2007, ci troviamo a Niscemi nei pressi della Contrada Ponte Olivo, quando diversi colpi di fucile cal. 12 feriscono gravemente un 50enne del luogo che veniva attinto al volto e alle spalle e il figlio di quest’ultimo all’epoca dei fatti 17enne. Ne scaturirono immediate ricerche condotte a 360 gradi dai Carabinieri di Gela, in grado di individuare in brevissimo tempo il responsabile del grave atto criminoso: si trattava del Bennici, sulla cui auto i Carabinieri trovarono, occultato sotto il sedile posteriore, un fucile da caccia cal. 12 compatibile con i proiettili rinvenuti sul luogo del delitto.
Nella serata di ieri 27 maggio il Bennici, veniva nuovamente raggiunto all’interno della propria abitazione dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela e tradotto presso la casa circondariale di Caltagirone dove dovrà adesso scontare la pena definitiva di circa 6 anni per tentato omicidio.
Nell’ambito della medesima cornice i Carabinieri segnalavano all’autorità competente ben 7 giovani, di età compresa tra 15 e 20 anni, per detenzione di stupefacente per uso personale. Rinvenuti, complessivamente, 5 grammi di hashish; deferivano un 32enne senegalese, ma domiciliato a Catania, per detenzione e vendita di oltre 300 Cd musicali e Dvd contraffatti; denunciavano una giovanissima nomade dell’Europa dell’est per violazione di domicilio finalizzata al tentato furto aggravato in concorso: la ragazza 18enne veniva infatti sorpresa dai militari della Radiomobile dopo aver forzato un portone di un’abitazione di via Cicerone e bloccata al secondo piano dello stabile. Poco dopo, per violazione di domicilio, veniva denunciata una coppia di giovani coniugi.
Marito e moglie, dopo aver scavalcato da un balcone, penetravano all’interno di un appartamento in via Federico II di Svevia, destando però l’attenzione dei proprietari di casa che immediatamente contattavano il 112. Sempre nel centro abitato di Gela i Carabinieri del Reparto Territoriale, coadiuvati dai militari della Compagnia di Ragusa, effettuavano 7 perquisizioni domiciliari. Presso uno di questi obiettivi, l’abitazione di un operaio gelese del ’69, veniva rinvenuto un P.C. portatile provento di furto poiché sottratto da un scuola media di Monterosso Almo (RG) circa 3 mesi prima.
Successivamente le pattuglie, sinergicamente impiegate sotto il duplice profilo preventivo/repressivo, raggiungevano il centro abitato di Niscemi, dove attuavano un penetrante dispositivo di controllo del territorio: nei diversi punti della città presidiati dai Carabinieri sono state controllate complessivamente 87 persone, elevate 15 contravvenzioni tra cui 6 per guida di ciclomotori senza l’uso del casco.
Inoltre, sono stati controllati 21 arrestati domiciliari e 15 sorvegliati speciali.
(Fonte: Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela)