In occasione dell’ultimo week-end il Reparto Territoriale di Gela ha predisposto l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio sinergicamente attuati sotto il duplice profilo preventivo-repressivo, lungo le principali arterie stradali del territorio di competenza. Così, nella giornata di ieri domenica 6 febbraio, durante un servizio di controllo alla circolazione stradale, i Carabinieri della Stazione di Riesi hanno deferito all’Autorità Giudiziaria M.G., 55enne, F.S., 33enne, F.E. e V.A. entrambi 22enni e D.L. 50enne, tutti residenti a Riesi, ritenuti responsabili del reato di ricettazione in concorso.
Sono le prime ore del pomeriggio, la pattuglia dei Carabinieri esegue un posto di controllo in C.da Mariano all’altezza del bivio Le Schette. In tale contesto operativo i militari intimano l’alt e procedono al controllo di un furgone e di una autovettura che procedeva a brevissima distanza dal primo veicolo fermato. Constata la regolarità dei documenti, ad insospettire i Carabinieri lo strano ed immotivato stato di agitazione palesato dagli occupanti del furgone e dell’auto all’atto del controllo.
Si procedeva quindi ad ispezionare il cassone del veicolo e il cofano dell’auto. Grande la sorpresa dei militari nel constatare che il furgone era colmo di mobili e suppellettili accatastati e coperti da un telone, di cui i cinque soggetti sottoposti al controllo (due sul furgone, tre a bordo dell’auto ma tutti componenti della stessa “comitiva” come dagli stessi affermato) non sapevano fornire alcuna indicazione utile per risalire alla provenienza.
Scaturiva immediata l’attività di indagine e la ricerca di ogni elemento volta a determinare la provenienza dei mobili. Nel lasso di breve tempo, con la collaborazione della Stazione Carabinieri di Mazzarino, i militari accertavano che durante la notte appena trascorsa era stato perpetrato un furto di mobili ai danni di un locale ormai chiuso ma in passato adibito a “Pub”, sito in Mazzarino in viale della Resistenza.
Contattato il titolare del locale, questi riconosceva indubbiamente i mobili rinvenuti dai Carabinieri come quelli in precedenza custoditi e asportati dall’esercizio. Inevitabile quindi il deferimento per i 5 riesini.
(Fonte: Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela)