Riceviamo e pubblichiamo volentieri dal sig. Simone Piva (nella foto), ex calciatore del Gela.

Ho letto sul Corriere di Gela on line queste testuali parole: «Se i tifosi sono arrivati a chiedere fortemente le dimissioni di Provenza è stato anche perchè tutti i giocatori del Gela Calcio – ad eccezione di Cardinale – andavano dicendo in giro e pubblicamente ai tifosi, e non, che il problema di questa squadra era l'allenatore, addirittura in una circostanza io personalmente ho assistito ad una conversazione dove Cruciani, Piva e Cunzi dicevano ai tifosi che questo allenatore non gli sta facendo capire più niente, e addirittura Cunzi esternava la propria volontà di andarsene nel caso in cui l'allenatore rimaneva. Firmato Vincenzo Cannizzaro».

Alla luce di quanto successo dette parole mi hanno fortemente indignato.

1° Non ho mai avuto il piacere di conoscere questa persona e, di conseguenza, non capisco come abbia potuto fare dichiarazioni cosi diffamanti.
2° Mai e dico mai ho detto ad uno solo dei tifosi che io e la squadra non volevamo Provenza, o che Provenza era l’artefice delle nostre sconfitte, perché se una squadra perde tante partite consecutivamente il problema non può essere soltanto l’allenatore. Sarebbe troppo semplice e da vigliacchi ed io non lo sono…
3° essendo un uomo, come tale mi comporto, e quindi se avessi un problema con qualcuno cercherei di risolverlo parlandogli apertamente e non cercando – come dice Vincenzo Cannizzaro – di infamare il nome di Provenza nel mondo calcistico gelese.

Come ho precedentemente asserito, sono indignato con questa persona che fa delle dichiarazioni senza alcun fondamento, rimango basito invece dall’atteggiamento posto in essere dal Corriere di Gela che permette a questo signore di pubblicare su un giornale, letto da tutta la città, parole che screditano le persone senza prima verificarne la veridicità. Credo sarebbe opportuno per i tifosi, prima di parlare e sparlare delle persone, pensarci bene dato che, alla fine, chi ne risente è il buon andamento della squadra e di conseguenza il buon esito delle partite e della stessa società Gela Calcio cui mi vanto di essere appartenuto.

Simone Piva

NOTA DEL CORRIERE DI GELA

Prendiamo atto delle precisazioni di Simone Piva, che lasciamo alla libera interpretazione dei nostri lettori e dei tifosi, oltre che delle persone direttamente o indirettamente interessate.
Interveniamo solo perchè chiamati in causa e per precisare, a nostra volta, che così come i calciatori, protagonisti della scena sportiva, sono liberi di esprimere la propria opinione, così anche i tifosi, quando anche il semplice lettore, non sono da meno e possono fare altrettanto. Se uno di questi, firmando il suo assunto e dichiaratosi testimone oculare di uno scambio di battute tra giocatori ed un gruppo di tifosi, riferisce di aver sentito certe frasi – che non riteniamo affatto diffamanti – commetteremmo un grave errore di omissione non pubblicarle, così da contravvenire alla nostra deontologia professionale. Alla fine, come vede, Signor Piva, il nostro lettore ha potuto dire la sua – ribadiamo, senza che abbia diffamato nessuno – e lei ha potuto fare lo stesso. Questo vale anche per i suoi ex compagni di squadra Cunzi e Cruciani, che come lei si sono lamentati della pubblicazione della lettera del nostro lettore Vincenzo Cannizzaro.