La Compagnia Guardia di Finanza di Gela, al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine (Operazione "Paper trail“)coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela sul conto del Co.na.pro. a.r.l., consorzio all’epoca dei fatti operante nell’indotto del Petrolchimico di Gela, ha eseguito stamattina due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due imprenditori gelesi, I. N. di anni 48 e C. E. di anni 62, denunciandone altri 17 a vario titolo.
Tutti, essendo consapevoli dello stato di insolvenza economica cui versava il citato consorzio, compivano, in concorso con altri, una serie di atti finalizzati a distrarre beni del consorzio, tra cui un importante immobile sito nella zona industriale di Gela, acquistato e ristrutturato integralmente con denaro e risorse umane del Co.na.pro., mediante la stipula di negozi giuridici ed operazioni contabili e bancarie fittizie e fraudolente tali da far apparire, contrariamente al vero, che il corrispettivo utilizzato per il suo acquisto fosse stato pagato dalla società Imprecem srl, la quale, in realtà, era stata costituita nell’agosto del 2003 con l’obiettivo di intestarle l’immobile in argomento nonché di emettere fatture per operazioni inesistenti in favore del medesimo consorzio.
I principali reati contestati agli indagati (bancarotta fraudolenta, riciclaggio, impiego di danaro di provenienza illecita, evasione fiscale, etc.) si fondano su una spregiudicata utilizzazione di meccanismi economici, al fine di assicurarsi indebiti arricchimenti personali, le cui condotte determineranno lo stato di insolvenza di Co.na.pro e la sua inevitabile dichiarazione di fallimento occorsa nell’anno 2006.
Complessivamente, sono stati ricostruiti proventi illeciti derivanti dai vari reati per circa 3.000.000 di euro.
(Fonte: Comando provinciale Guardia di Finanza - Caltanissetta)