Personale appartenente alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Gela, Aliquota Guardia di Finanza, ed al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta, ha proceduto oggi all’arresto di due imprenditori gelesi, i fratelli Giuseppe e Nunzio Genovese, per i reati di truffa aggravata, di bancarotta fraudolenta e per reati in materia tributaria nonché al sequestro di quote societarie e beni immobili e mobili riconducibili ai catturati.
Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di un’ordinanza di C.C.C. emessa dal G.I.P. Dott. Lirio Conti su richiesta del Procuratore della Repubblica Dott.ssa Lucia Lotti.
L’attività investigativa ha permesso di accertare che i due imprenditori, operanti nel settore della commercializzazione di prodotti per l’edilizia, già soci amministratori di una società, hanno posto in essere un’attività deliberatamente finalizzata a liberarsi dell’impresa stessa dopo averla indebitata con la emissione di assegni a vuoto, in pagamento dei fornitori per un importo complessivo di circa 600.000 euro.
In sostanza, dopo una prima fase di incameramento di materiali edili in un ristretto lasso di tempo, grazie all’affidamento precedentemente creato nei confronti degli stessi fornitori ed approfittando del pagamento con assegni a 60/90 giorni, gli arrestati hanno posto in liquidazione la società non prima di averla spogliata dei beni mobili ed immobili ed avere reso impossibile la ricostruzione del patrimonio societario attraverso l’occultamento della documentazione societaria.
Gli arrestati hanno quindi realizzato la tipica condotta della bancarotta fraudolenta, continuando senza soluzione di continuità a svolgere l’attività imprenditoriale mediante la creazione di un’altra società con l’utilizzo degli stessi locali, delle stesse attrezzature, degli stessi beni mobili ed addirittura degli stessi operai impiegati nella prima società.
(Fonte: Comando provinciale Guardia di Finanza di Caltanissetta)