I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato il pregiudicato armerino
Roberto Cascino (nella foto), di anni 33, separato, pluripregiudicato.
Per la terza volta nel giro di appena diciotto mesi i carabinieri sono stati costretti ad intervenire presso l'abitazione della famiglia di M. J. di anni 28, residente Piazza Armerina, separata, studentessa, ex moglie del Cascino.
Infatti, già il 16 aprile dello scorso anno e il primo giugno di questo, il Cascino era stato arrestato dai Carabinieri di Piazza Armerina per aver pesantemente minacciato, molestato aggredito, nonché danneggiato anche le autovetture di famiglia della ex moglie.
Numerose sono ancora le denuncie in stato di libertà nei confronti dello stesso per lo stesso genere di reato. Per tali fatti il Cascino ha trascorso diverso tempo in comunità di recupero ed agli arresti domiciliari, ultimi dei quali terminati appena l'8 ottobre scorso.
Non comprendendo evidentemente la gravità dei suoi atteggiamenti l 'altra sera, ha iniziato a minacciare pesantemente l'ex suocero, poi si è portato presso una palestra dove l'ex moglie portava il figlio (di entrambi) di 10 anni, innescando un'ulteriore discussione. Malgrado gli stessi erano riusciti ad allontanarsi avendo tutta l'intenzione di non dare ulteriore possibilità al Cascino di dare loro fastidio, lo stesso invece, deciso evidentemente a proseguire i suoi propositi di minaccia e persecuzione si portava presso l'abitazione della famiglia dell'ex moglie e, non appena vedeva uno zio di questa stava uscendo dalla casa, secondo la denuncia presentata, percorreva la strada a fari spenti tentando di investirlo.
Da qui l'ennesima chiamata presso ai carabinieri, che rintracciavano pochi minuti dopo il Cascino. Lo stesso, che appariva in evidente stato di alterazione alcolica, come sempre avvenuto anche durante gli episodi precedenti, veniva fermato e successivamente tratto in arresto per i reati di ingiuria, minaccia aggravata, tentativo di procurare lesioni e atti persecutori, (il cosiddetto stalking).
Dell'avvenuto arresto veniva notiziato il magistrato di turno, della Procura di Enna, dott. Marina Ingoglia, che disponeva il trasferimento del Cascino presso la Casa Circondariale di Enna.
(Fonte: Comando Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina)