I Carabinieri del nucleo Radiomobile della Compagnia di Piazza Armerina nel pomeriggio di ieri sono stati chiamati a dare collaborazione ai medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale Chiello di Piazza Armerina dove erano giunti, colti da seri malori, tutti i componenti (i genitori e due figli, di cui uno di anni 14) di una famiglia residente in C.da Saldano di Piazza Armerina.
Tutti i componenti della famiglia accusavano i chiari sintomi da ingestione di funghi tossico-velenosi, per cui i medici hanno ritenuto necessario richiedere ai carabinieri di recarsi urgentemente presso la loro abitazione per ricercare parte di quelli che non erano stati consumati allo scopo di poter consentire agli esperti il riconoscimento degli stessi per determinare quindi la terapia da iniziare.
Dopo un rapido accesso presso l'abitazione i carabinieri hanno trovato un altro contenitore di funghi già cucinato e riposto nel frigorifero, portandolo presso il pronto soccorso dove i medici prima e l'esperto micologo immediatamente dopo, Prof. Filippo CANCARE,' chiamato a dare il suo parere, hanno determinato trattarsi di “omphalotus olearius”, fungo di colore arancione che si trova nelle ceppaglie delle piante di quercia o ruvolo nostrano.
L'omphalotus olearius viene classificato dai manuali scientifici quale tossico-velenoso e le pronte cure prestate hanno evitato certamente il peggio alla sfortunata famiglia.
I suddetti dopo essere rimasti in osservazione per qualche ora hanno firmato per essere dimessi, tornando a casa con una prognosi di cinque giorni di riposo e cure.
Continuano a verificarsi pertanto nel territorio di Piazza Armerina casi di intossicazione da ingestione di funghi velenosi (almeno otto casi a Piazza Armerina lo scorso anno, di cui uno con conseguenze gravi ed il ricovero in prognosi riservata di una persona che aveva consumato dell'amanite falloide, fungo velenosissimo e dagli esiti spesso mortali).
Nella quasi totalità dei casi sono state colpite da intossicazione persone che non hanno le sufficienti conoscenze dei funghi anche in considerazione in molti casi solo sottili differenze esistono tra una varietà commestibile ed una varietà pericolosa della stessa famiglia, riconoscibili solo da chi è una certa conoscenza della materia.
Peraltro la Legge Regionale Siciliana nr. 3 del 2006, uniformandosi alla Legge Nazionale, prevede che la raccolta di funghi può essere esercitata solo se muniti di apposito tesserino rilasciato al termine dalla frequentazione di appositi corsi che vengono effettuati presso i vari comuni.
Per coloro che raccolgono funghi privi del previsto patentino sono previste sanzioni da 100 fino a 2.500 euro.
(Fonte: Comando Compagnia carabinieri di Piazza Armerina)