Non è bastato un grande
Emanuele Nordi (nella foto) per salvare il Gela dalla terza sconfitta consecutiva in trasferta. A Lanciano, il portiere biancazzurro, che aveva già compiuto un miracolo parando un rigore al 45’ del primo tempo e sfoggiato interventi da campione, non è riuscito nell’impresa di neutralizzare il secondo tiro dagli undici metri concesso da un arbitro – il napoletano Ciro Carbone – che con le sue decisioni cervellotiche (due rigori contro e l’espulsione di Piva) ha confermato di avere qualcosa di personale contro il Gela.
Ingenue le due ammonizioni a Piva che ne hanno determinato l’espulsione. Una defezione che ha messo in difficoltà la squadra biancazzurra, con Provenza costretto a rimescolare le carte (rinuncia a D’Anna per Puccio e inversione delle fasce per i due esterni di difesa).
Il primo rigore è stato concesso al 44’ del p.t. per un fallo dubbio di D’Anna su Turchi e calciato da Di Gennaro (tiro respinto da Nordi, che si ripete sula ribattuta di Vastola). Il secondo tiro dal dischetto è stato concesso al 42’ della ripresa per fallo in area di Petrassi sull’esterno sinistro del Lanciano. Stavolta al dischetto tira e segna Improta.
Il Gela aveva dovuto schierare una formazione inedita per l’assenza dell’infortunato Stamilla, ma schieramento e atteggiamento sono apparsi rinunciatari. Tenere Cunzi in panchina per oltre un’ora effettivamente è stato un lusso.
Ecco la formazione:
GELA (4-3-2-1) Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Piva; D’Amico (dal 23’ s.t. Cunzi), Giardina, Cruciani; Bigazzi, D’Anna (dal 1’ s.t. Puccio); Docente (dal 14’ s.t. Franciel). A disposizione: Maraglino, Avantaggiato, Vegnaduzzo, Piano. All. Provenza.