I Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, questa notte, nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio predisposto dal Comando Provinciale dei CC di Caltanissetta e finalizzato ad arginare i danneggiamenti seguiti da incendio di autovetture e di esercizi commerciali, nonché al fine di prevenire e reprimere la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, hanno tratto in arresto un giovane incensurato gelese, Carmelo Antonuccio, classe 1989, sorpreso mentre a bordo della propria autovettura trasportava un sacco di plastica contente 22 panetti di hashish per un peso complessivo di 2,2 kg.
L’Antonuccio procedeva a forte velocità sulla SS 117 Gela – Catania, ignaro del dispositivo di controllo messo in campo dai Carabinieri della Sezione Radiomobile per monitorare il flusso di autovetture in ingresso nell’abitato cittadino.
La forte velocità con la quale l’Antonuccio procedeva a bordo di un’Alfa 147 ha indotto i militari a fermarlo per sottoporlo ad accurato controllo; il giovane, manifestando segni di eccessiva agitazione ha insospettito i Carabinieri che, a seguito di immediata perquisizione veicolare, hanno rinvenuto sotto il sedile anteriore lato passeggero il sacchetto di plastica contenente l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
Si stima che, una volta piazzata sul mercato gelese, la sostanza avrebbe fruttato all’Antonuccio un guadagno vicino ai 20.000 euro, a fronte di un investimento iniziale pari alla metà.
Per altri aspetti, il servizio di controllo straordinario del territorio, al quale hanno partecipato complessivamente 50 Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, ha consentito di monitorare per l’intera serata la totalità della città, non solo nel centro abitato e sul lungomare, ma anche lungo le articolazioni periferiche che sono state presidiate, per tutta la notte, da posti di blocco dei Carabinieri.
In particolare nei tratti di territorio del Lungomare, Caposoprano, via Recanati e via Tevere e lungo la menzionata SS 117 sono state controllate complessivamente nr. 80 persone, elevate nr. 15 contravvenzioni, in particolare per mancato uso del casco, per revisione non eseguita nei termini previsti e per altre infrazioni al codice della strada.
Nel corso dello straordinario servizio, sono state eseguite numerose perquisizioni veicolari e domiciliari alla ricerca di armi e droga.
Inoltre, sono stati controllati nell’arco notturno nr. 35 arrestati domiciliari e nr. 30 sorvegliati speciali.
Proprio il capillare controllo dei soggetti sottoposti al regime degli arresti domiciliari ha consentito di cogliere in fallo Gianluca Parisi, classe 1983, altro giovane pregiudicato gelese già noto a questi uffici; il Parisi infatti, è stato sorpreso a chiacchierare in compagnia di alcuni conoscenti a 50 metri dall’ingresso della propria abitazione, all’interno della quale aveva l’obbligo di permanere. Lo stesso è stato, quindi, immediatamente arrestato in quanto resosi responsabile del reato di evasione e ricondotto presso la casa Circondariale di Caltagirone.
Nell’ambito del dispositivo dispiegato sul territorio, i Carabinieri hanno, inoltre, dato esecuzione ad un mandato di arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria Tedesca a carico di Rocco Adriano Ferrera, trentenne domiciliato a Niscemi; il Ferrera è stato tratto in arresto in quanto resosi responsabile del reato di evasione fiscale ed appropriazione indebita di salari, fatti commessi in Germania nell’anno 2008.
Durante la notte, i Carabinieri, in Gela, hanno poi rintracciato ed arrestato Giuseppe Vitali, classe 1973, venditore ambulante pregiudicato, sul conto del quale pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Caltanissetta, dovendo lo stesso espiare la pena residua di anni due, essendosi reso responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, fatti commessi ed accertati in Gela sul finire degli anni 90; il Vitali è stato condotto presso la propria abitazione dove sconterà la propria pena in regime di detenzione domiciliare.
Infine, in Niscemi, i Carabinieri del Reparto Territoriale hanno notificato ad un pregiudicato del luogo, Cipolla Massimo, classe 1977, un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltagirone, che disponeva nei suoi confronti la sostituzione della misura cautelare del divieto di dimora in Niscemi con quella più gravosa degli arresti domiciliari.
A tale aggravamento il Giudice è giunto sulla scorta delle numerose segnalazioni giunte dai Carabinieri, a seguito della costante attività di controllo eseguita nei confronti di tutti i soggetti colpiti da provvedimenti limitativi della libertà personale: il Cipolla infatti, più volte, pur essendo sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora in Niscemi, è stato sorpreso dai Carabinieri mentre si trovava all’interno del Comune entro il quale aveva il divieto di permanere.
Le puntuali segnalazioni inviate alla competente Autorità Giudiziaria hanno determinato l’aggravamento della misura a carico del Cipolla, restringendone ulteriormente la libertà di movimento.
Nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio i militari hanno sorpreso anche quattro cacciatori in violazione del divieto di caccia in arco notturno, deferendoli a piede libero all’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno, inoltre, deferito a piede libero quattro automobilisti, tutti di Riesi, poiché sorpresi mentre circolavano a bordo delle proprie autovetture in possesso di contrassegni assicurativi falsi. Al riguardo sono in corso accertamenti finalizzati ad individuare l’esatta provenienza della falsa documentazione, verosimilmente riconducibile ad un’agenzia sita a Riesi.
Un minore di anni 17, infine, è stato tratto in arresto per atti persecutori, lesioni personali e violazione di domicilio. Il ragazzo al fine di costringere la sua ex convivente a riallacciare il rapporto interrotto poneva in essere una serie di atti persecutori consistiti in reiterate minacce arrivando anche a tagliare i fili dell’illuminazione dell’abitazione della ragazza.
(Fonte: Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela)