Il Consiglio federale della Figc, riunitosi oggi per esaminare ricorsi delle società non iscritte ai campionate in prima battuta, ha deciso di escluderne ben 21, una di B (Ancona), sette di 1ª Divisione e 13 di 2ª Divisione. In questo modo dovrebbero spalancarsi per il Gela le porte del ripescaggio in 1ª, ma c’è da sciogliere il nodo della fideiussione mdi un milione e 200 mila euro, 800 mila dei quali per il quali si erano impegnati i due fratelli Angelo e Carmelo Tuccio, sono già depositati in banca.
Mancano i 400 mila euro che il sindaco Fasulo e l’on Donegani si erano impegnati a raccogliere tra imprenditori e commerciali. Ed è inutile anche poter contare in questa fase dell’interesse manifestato qualche settimana fa dal broker gelese Lino Di Caro, il quale sta valutando l’ipotesi di entrare in società, con i tempi che ci vorranno, e per questo sta ancora esaminando i conti economici della società. Quindi da lui nessun aiuto in questa fase di raccolta fondi per il ripescaggio.
Ecco intanto le decisioni del Consiglio federale sull’esclusione delle squadre dai rispettivi campionati.
«Si è riunito, oggi, l’atteso Consiglio Federale della Figc dove, tra l’altro, sono stati esaminati i ricorsi presentati dalle squadre temporaneamente escluse dopo le verifiche della Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle società sportive). Sono 21, in totale, le squadre escluse dai campionati: una di serie B (l’Ancona) e 20 di Lega Pro (Prima e Seconda Divisione).
In serie B, parere favorevole è stato espresso per i ricorsi presentati da Ascoli e Portogruaro. In Prima Divisione, accolti i ricorsi di Cavese, Cremonese, Foggia, Gubbio, Salernitana, Spal, Triestina ed Esperia Viareggio. In Seconda Divisione, invece, espresso parere favorevole per Chieti, Crociati Noceto, Fondi, Gavorrano, Milazzo, Montichiari, Paganese, Prato, Rodengo, Sangiovannese e Villacidrese.
In Prima Divisione bocciato il ricorso del Figline: all’esclusione della squadra toscana si aggiungono quelle di Gallipoli, Mantova, Perugia e Rimini che non avevano presentato la domanda di iscrizione lo scorso 30 giugno, oltre ad Arezzo e Marcianise che non avevano presentato ricorso.
Complessivamente, dunque, sono 7 le squadre di Prima Divisione non ammesse al campionato. In Seconda Divisione, invece, il Consiglio Federale ha espresso parere contrario per Pro Vercelli (Covisoc) e Sangiustese (Covisoc e Commissione criteri infrastrutturali). Non avevano presentato il ricorso Alghero, Cassino, Manfredonia, Olbia e Pro Vasto. Non è stata concessa, inoltre, la licenza Nazionale per l’ammissione al campionato delle società Potenza (per non aver allegato al ricorso alcuna documentazione idonea a sanare le carenze contestate in prima istanza dalla Covisoc) e Legnano (la lettera-ricorso non era corredata dalla tassa di reclamo ed era priva di qualsiasi motivazione e di qualsiasi documentazione, restando così insanate le carenze contestate in prima istanza dalla Covisoc. Non avevano presentato la domanda di iscrizione Itala San Marco, Monopoli, Pescina e Scafatese. Sono, quindi, 13 le società non ammesse in Seconda Divisione.
I club esclusi potranno ricorrere all’Alta Corte del Tribunale Nazionale dello Sport del Coni e quindi alla giustizia ordinaria. Venerdì prossimo scade il termine per presentare domanda di ripescaggio nelle varie categorie.