La scorsa notte, i carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Gela, dott.ssa Vaccaro, su richiesta della Procura di Gela, dott.ssa Lotti, nei confronti di
Salvatore Trubia (nella foto), del 1973, pregiudicato, pastore.
La misura è stata emessa per il reato di tentato omicidio in concorso perpetrato, lo scorso 05 luglio 2010, in danno di Trubia Davide, cugino del Trubia Savatore.
A seguito delle indagini dei carabinieri, il Trubia è stato riconosciuto quale autore materiale della grave aggressione consumata in danno del cugino, per dissidi verosimilmente riconducibili a motivi privati (pascoli inopinatamente invasi reciprocamente, invidie nate tra le due famiglie), tanto da scatenare la furia cieca del Salvatore abbattutasi in danno del Davide, ridotto quasi in fin di vita lo scorso pomeriggio.
I carabinieri, nel corso dei propri accertamenti, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro la Fiat Punto nera con cui il Salvatore aveva tentato di investire il Davide, salvatosi solo per un suo repentino salto sull’autovettura dell’occasionale passante, importante testimone per i carabinieri, con cui si intratteneva a parlare quel pomeriggio, prima di essere aggredito, ed il bastone, ancora sporco di tracce ematiche, con cui il Salvatore aveva crudelmente colpito il Davide.
Nell’immediatezza dei fatti, i Carabinieri già sulle tracce del Salvatore, dovettero constatare il suo stato di irreperibilità, fino al giorno successivo , quando il pregiudicato ammetteva spontaneamente la sua responsabilità nel tentato omicidio, per il quale, data la condotta evidenziata, fortemente incline alla violenza ed alla crudeltà, l’Autorità Giudiziaria ha ravvisato i presupposti cautelari tesi a prevenire che l’arrestato possa incorrere in altre simili azioni delittuose, pericolo, dunque, dedotto dalle specifiche modalità e circostanze secondo cui ha agito in danno del cugino, non solo bastonato violentemente alla testa ma accoltellato lungo tutto il corpo.
L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Caltagirone e nei prossimi giorni sarà ascoltato dall’Autorità Giudiziaria.
(Fonte: Comando Reparto Territoriale Carabinieri di Gela)