In carcere un'intera famiglia. Si tratta di Giuseppina Ciaramella, 42 anni, moglie del boss della Stidda Antonino Cavallo, Giuseppe e Lorena Cavallo, rispettivamente di 22 e 20 anni, suoi figli ed il genero ventiquattrenne Leonardo Caruso. Devono rispondere, secondo l'accusa, di usura , estorsione ed altri reati. Ad un imprenditore edile ventottenne di Gela avrebbero applicato il tasso usuraio del 10% mensile. Da un prestito di 62.500 euro i cravattai avrebbero già incassato un ammontare di 285 mila euro, ma vantavano ancora una residua somma di 26 mila euro oltre la restituzione del capitale iniziale. L'imprenditore, fatto oggetto di minacce e intimidazioni per essere indotto a pagare il 29 settembre aveva presentato una denuncia presso il Commissariato di Polizia. L'epilogo della vicenda l'8 ottobre scorso, quando all'uscita del suo cantiere viene pestato a sangue. Ricoverato in ospedale, dove i medici che lo hanno giudicato guaribile in 30 giorni, decide di svuotare il sacco agli inquirenti rivelando tutti i particolari della vicenda. Gli agenti del Commissariato guidati dal dirigente dott. Angelo Bellomo nel giro di quattro giorni di serrate indagini, in collaborazione con la squadra mobile di Caltanissetta, riescono a far luce sull'intera vicenda arrestando nottetempo l'intera famiglia di cravattari.