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notizia del 19/12/2009 - messa in rete alle ore 14:29:46
Operazione a largo raggio dei carabinieri di Gela con arresti per spaccio di droga e per furti.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, questa notte, nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio, predisposto al fine di infrenare i danneggiamenti seguiti da incendio di autovetture e di esercizi commerciali, nonché al fine di prevenire e reprimere la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, hanno tratto in arresto il noto pregiudicato ventennne gelese, di origini albanesi Bodinaku Igland per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il Bodinaku è stato sorpreso da una pattuglia di carabinieri, all’interno di una sala da biliardo sita nel quartiere Caposoprano, mentre era intento a distribuire dosi di hashish a numerosi suoi coetanei.

I carabinieri hanno a lungo osservato il Bodinaku. Al fine di non destare alcun sospetto hanno, tra loro, giocato una partita al tavolo verde; tale espediente gli ha consentito di registrare visivamente numerose cessioni di stupefacente che hanno configurato, a carico del ragazzo albanese, il reato di spaccio.

All’atto dell’intervento il Bodinaku ha tentato di disfarsi delle ultime dosi che conservava nelle proprie tasche lasciandole cadere a terra avvolte in un fazzoletto; a nulla è servito tale goffo tentativo; i carabinieri hanno subito recuperato l’involucro di carta che conteneva ancora sette dosi pronte per essere smerciate. Il Bodinaku è stato quindi portato in caserma e dichiarato in stato d’arresto; espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Caltagirone.

Nel medesimo quartiere, l’affollatissimo Caposoprano, epicentro con i suoi locali della movida gelese, un altro colpo viene assetato poco dopo al pullulante mondo di spacciatori, specie giovanissimi gelesi.

Questa volta a cadere nella trappola tesa dai Carabinieri è un altro pregiudicato Di Pietro Salvatore, sorpreso dai militari nella cessione di gr. 2 di cocaina suddivisa in tre dosi e con una somma contante pari ad € 180.00 provento dello spaccio interrotto dai Carabinieri.

Per altri aspetti, il servizio di controllo straordinario del territorio, al quale hanno partecipato complessivamente 50 carabinieri della Compagnia di Gela, rinforzata da militari provenienti dal XII Btg “Sicilia” e da altri Comandi territoriali del Comando Provinciale di Caltanissetta, ha consentito di monitorare per l’intera serata la totalità della città, anche in quei tratti più periferici, come ad esempio la SS 117 Gela- Catania, presidiata, per tutta la notte, da posti di blocco dei carabinieri.

Proprio in uno dei predisposti posti di blocco, in Via Venezia, sono incappati, intorno alla mezzanotte, a bordo di una vecchia Y 10, tre ragazzi niscemesi che all’atto del controllo hanno manifestato segni di eccessiva agitazione; gli stessi sono stati quindi perquisiti sul posto e, nelle tasche dei pantaloni di uno di loro, Imposa Renato, sono stati rinvenuti alcuni oggetti in oro; gli immediati accertamenti hanno consentito di appurare che quegli oggetti erano stati poco prima rubati ad un’anziana donna residente in Niscemi; l’ Imposa è stato quindi arrestato con l’accusa di furto aggravato e condotto presso il carcere di Caltagirone; i suoi due compagni di scorribande invece sono stati denunciati a piede libero con la medesima accusa. Nei diversi punti presidiati dai carabinieri, in particolare il Lungomare, Caposoprano, via Recanati e via Tevere e lungo la menzionata SS 117 sono state controllate complessivamente nr. 150 persone, elevate nr. 9 sanzioni amministrative, in particolare per mancato uso del casco, per revisione non eseguita nei termini previsti e per altre infrazioni al codice della strada. Nello stesso contesto, al fine di infrenare il fenomeno delle “stragi del sabato sera” che porta, spesso, alla morte di giovani che, dopo una serata di sballo, si trovano coinvolti in incidenti mortali, sulla Gela- Catania sono state ritirate tre patenti a soggetti trovati alla guida in stato di ebbrezza alcolica. Due sono, invece, i soggetti sorpresi alla guida delle rispettive autovetture provvisti di patente e altri due, invece, i soggetti deferiti perché sorpresi a violare le prescrizioni loro imposte dagli obblighi rispettivi della libertà vigilata e della sorveglianza speciale di p.s. Nel corso dello straordinario servizio, sono state eseguite 13 perquisizioni veicolari e 18 perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e droga Infine, sono stati controllati nell’arco notturno 35 arrestati domiciliari e nr. 15 sorvegliati speciali. Proprio il capillare controllo dei soggetti sottoposti al regime degli arresti domiciliari ha consentito di cogliere in fallo Caci Paolo, altro giovane pregiudicato gelese noto a questi uffici; il Caci infatti, è stato sorpreso a chiacchierare in compagnia di alcuni conoscenti a 50 metri dall’ingresso della propria abitazione, all’interno della quale aveva l’obbligo di permanere. Lo stesso è stato, quindi, subito arrestato in quanto resosi responsabile del reato di evasione e ricondotto presso la casa Circondariale di Caltagirone. Nell’ambito del dispositivo dispiegato sul territorio, i Carabinieri hanno, inoltre, dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dal Gip presso il Tribunale di Ragusa a carico di Cassisi Giovanni, quarantacinquenne domiciliato a Niscemi; il Cassisi deve scontare una pena definitiva di anni uno e mesi 9 per alcuni furti aggravati commessi a Vittoria qualche anno addietro. Infine, nella notte, presso la casa circondariale di Ragusa è stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere a Trubia Salvatore resosi, anch’egli responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari; l’uomo, disoccupato di 63 anni, era stato arrestato il mese scorso per lesioni gravi in danno di una vicina di casa; il Trubia aveva più volte colpito la donna con una pericolosa mazza ferrata. Subito arrestato dai carabinieri, pochi giorni dopo era stato dal giudice competente sottoposto agli arresti domiciliari. Insofferente alla privazione, seppur temperata, della propria libertà, il Trubia aveva lascito l’abitazione, facendo perdere le proprie tracce; pochi giorni dopo era stato rintracciato ed arrestato dai carabinieri di Vittoria, mentre si aggirava per le strade di quel centro. Associato presso la casa Circondariale di Ragusa, questa notte è stato destinatario di nuovo provvedimento restrittivo.

Nel corso dello straordinario controllo dei Carabinieri esercitato anche sullo spazio acqueo, in Acate , i carabinieri a bordo della propria motovedetta hanno deferito in stato di libertà i cinque componenti di un intero equipaggio di una motopesca, sorpresa in attività di pesca a strascico in zona di mare avente profondità inferiore ai mt 50 ed entro le 3 miglia dalla costa.

In relazione all’intervento effettuato si effettuava il sequestro amministrativo della rete ed il sequestro di kg 30 di pesce, donato in beneficenza ad un istituto di assistenza di Vittoria (Rg).
In Licata, invece, i carabinieri sorprendevano, nel corso della notte, un pescatore intenta utilizzare una rete da posta tipo tremaglio di mt. 150.
(Fonte: Comando Compagnia Carabinieri di Gela)
 
Autore: Redazione Corriere di Gela
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