Il Gela ha spazzato via i fantasmi di una pericolosa crisi (quattro sconfitte consecutive). Ha vinto 3-0 sul Catanzaro al Presti e si è riavvicinato alla vetta, approfittando delle concomitanti sconfitte del Catanzaro a Brindisi e della Cisco a Siracusa. Ora è terzo in classifica, a pari punti con i laziali della Cisco.
Provenza ha cambiato uomini e modulo. Fuori Geraldi per squalifica e Pasca per febbre, il tecnico ha schierato un 4-4-2, rinunciando al suo prediletto 4-3-2-1. Vianello e Massimo Manca (nella foto) punte, Rosamilia mezzapunta sulla fascia; ha avanzato Memè a centrocampo e ripescato Ambrosecchia terzino sinistro. La squadra ha giocato bene, aiutata dalla poca consistenza dell’avversario, che ha impensierito Nordi solo in un paio di occasioni.

I gol. Ha aperto le marcatura Manca, con un colpo di testa, al 26’ del primo tempo, su perfetto cross di Rosamilia sulla destra. Il raddoppio è di Cammarota (quinto centro stagionale e capocannoniere della squadra). Il centrocampista raccoglie a metà campo e la scaglia in porta, cogliendo di sorpresa l’estremo difensore pugliese, in posizione avanzata per la precedente respinta. Il terzo gol è di Vigna, segnato da fuori area 30 secondi dopo il suo ingresso in campo al posto di Vianello.

Contestato D’Aiello.La partita è stata disturbata dalle contestazioni di uno sparuto gruppo di ultras contro il capitano D’Aiello, che proprio ad inizio settimana era stato aggredito da alcuni tifosi, uno dei quali è stato sottoposto dalla Questura alla misura Daspo (divieto di frequentare campi di calcio), per la durata di tre anni. Fischi ad ogni tocco di palla del capitano, che ha risposto con una grande prestazione, e applausi di incoraggiamento, invece, da parte del pubblico della tribuna. Altro neo, l’espulsione di Memè, per proteste nei confronti del guardalinee. Salterà la trasferta ad Isola Liri, e si spera solo questa.

I commenti.“Sono contento per la vittoria ma non mi va di gioire – ha detto Provenza a fine gara – e vorrei che l’ambiente trovasse il giusto equilibrio sulle aspettative”. Il presidente Tuccio, scuro in volto, ha stigmatizzato il comportamento dei contestatori e li ha invitati ad un chiarimento, “qualora – ha detto – abbiano delle argomentazioni serie”.
Questo il gabellino della gara:

GELA 3
NOICATTARO 0

GELA (4-4-2): Nordi; Scopelliti, Di Muro (dal 24’ s.t. Lordi), D’Aiello, Ambrosecchia; Rosamilia (dal 23’ s.t. Criniti), Schiavon, Cammarota, Memè; Vianello (dal 37’ s.t. Vigna), Manca. (Ferla, Zaminga, Viviano, Rabbeni). All. Provenza.
NOICATTARO (4-4-2) Musacco; Fumai, Benny Lorusso, Coppola, Loseto; Fiorentino, Bartolo Lorusso, Piano (dal 32’ p.t. Colluto), Zotti; Doria (dal 15’ s.t. De Lorenzo), Giampaolo (dal 32’ s.t. Salvati). (Petruzzelli, Perrone, Lanera, Libera). All. Carella.
ARBITRO: Di Francesco di Teramo.
RETI: Manca al 26’, Cammarota al 33’ p.t.; Vigna al 37’ s.t.
NOTE: Spettatori 1.300 circa. Espulso Memè al 44’ s.t, per proteste.: ammoniti Fumai e Cammarota. Angoli 5-1.