Nella mattinata di ieri, i Carabinieri di Gela, unitamente alle Guardie Giurate WWF del Nucleo Provinciale di Vigilanza Ambientale di Caltanissetta, hanno liberato due esemplari di cardellino, specie particolarmente protetta, sequestrati ad un operaio gelese – A.N. di 54 anni – che li deteneva illegalmente nella propria abitazione.
Il sequestro è scattato a seguito di un’azione congiunta dei Carabinieri e delle Guardie del WWF nella veste di ausiliari di polizia giudiziaria, specializzati nel provvedere esattamente nell’identificazione dei predetti uccelli.
Su quanto operato la Procura di Gela indaga per il reato di detenzione di specie protette in violazione della legge sulla caccia n.157 del 1992, che prevede sanzioni come l’arresto fino ad otto mesi e l’ammenda fino a 2.000 euro.
Tutti gli animali di specie selvatiche, infatti, sono qualificati dalla legge come beni appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato, per cui il loro impossessa-
mento costituisce reato.
Il cardellino, particolarmente, gode di una maggiore tutela da parte della normativa internazionale e statale anche dal punto di vista sanzionatorio penale, perché a causa del suo splendido piumaggio e del suo melodioso canto, viene catturato abusivamente con reti e trappole (uccellagione) in maniera così massiccia da metterne in pericolo la sopravvivenza allo stato naturale.
L’uccellagione è purtroppo una pratica diffusissima in tutta la Sicilia ed anche nel Nisseno è assiduamente praticata.
I cardellini così sottratti al loro naturale stato di libertà mediante tali delittuose azioni, vengono venduti clandestinamente nei mercati e nelle uccellerie od anche a singoli ‘allevatori’ di avifauna a scopo cosiddetto ‘amatoriale’, disposti a spendere cifre sostanziose per esemplari selvatici. E’ noto che tutto questo produce un giro d'affari di notevoli dimensioni: un “buon esemplare” di cardellino adulto può arrivare a costare anche centinaia di euro.
Il WWF ha espresso grande apprezzamento per l’operato dell’Arma dei Carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta che continua a riservare particolare attenzione al contrasto delle attività illecite in danno del patrimonio faunistico naturale ed alla vigilanza sul corretto esercizio delle attività venatorie.
Sempre in collaborazione con gli agenti giurati del WWF, infatti, nei due mesi scorsi sono state condotte due operazioni di controllo antibracconaggio nella Zona di Protezione Speciale (ZPS) della Piana di Gela, che hanno portato al deferimento all’A.G. di ben 10 cacciatori di frodo sorpresi a ricercare ed abbattere fauna in luoghi e periodi vietati, nonché al sequestro di due conigli illecitamente uccisi, 10 fucili e decine di munizioni.