Nella tarda serata di ieri, 28 ottobre 2009, i Carabinieri della Compagnia di Gela, coordinati dal Comando Provinciale di Caltanissetta, hanno tratto in arresto il pregiudicato 37enne
Valerio Longo (nella foto).
L’uomo è stato tratto in arresto in ottemperanza ad ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Caltanissetta, dovendo terminare l’espiazione della pena ricevuta con sentenza definitiva nell’anno 2007 per complessivi anni uno, mesi due ,giorni 4 di reclusione. Tale sentenza, emessa dal Tribunale di Caltanissetta nel 2007, consegue all’arresto del Longo, nell’anno 2006, per aver egli fatto parte dell’associazione a delinquere di tipo mafioso, Clan Rinzivillo.
Infatti, Longo, a seguito dell’indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Gela e conclusa nel dicembre 2006 con l’emissione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 89 soggetti, nell’ambito dell’operazione “Tagli Pregiati”, era risultato appartenere all’associazione mafiosa “Cosa Nostra” gelese, Clan Rinzivillo.
In particolare, le investigazioni avevano permesso di accertare che Longo, gestore di una rivendita di attrezzature tecniche, sita in Gela alla via G. Cascino, intestata alla moglie, Monica Rinzivillo, era uomo di fiducia dei fratelli Rinzivillo.
Valerio Longo, tra le altre cose, si era adoperato anche al fine di offrire sostegno economico ai genitori dei Rinzivillo, richiedendo, in cambio, la loro intercessione per risolvere problemi legati alla propria attività commerciale.
Nella stessa serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Gela, nell’ambito dell’attività di controllo straordinario del territorio, hanno sorpreso un cittadino senegalese che si aggirava con fare sospetto per le vie del centro storico; sottoposto ad immediata perquisizione e condotto in caserma, al termine degli accertamenti di rito, risultato responsabile della violazione dell’obbligo di lasciare il territorio nazionale, è stato, per tale ragione, come previsto dalle vigenti normative, tratto in arresto.
(Fonte: Comando Compagnia Carabinieri di Gela)