I Carabinieri, nella notte, hanno tratto in arresto
Ieva Manuel (nel riquadro), del 1981, manovale gelese, pregiudicato, con pregiudizi specifici, detenzione ai fini di spaccio, che, secondo quanto ipotizzano, in base anche al quantitativo sequestrato (gr. 870 di cocaina) era, indubbiamente, proveniente da un grosso centro di smercio della sostanza della Sicilia o dell’attigua Calabria.
I militari che, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, predisposto dal Comando Provinciale di Caltanissetta, questa volta in via Butera, alle porte di Gela, avevano schierato un posto di blocco, finalizzato anche al rintraccio di latitanti, si sono imbattuti in una repentina manovra di fuga del pusher che immediatamente ha fatto scattare un inseguimento di altre pattuglie predisposte a cinturare l’intera zona.
Ne è nata una piccola fuga ma l’intercettazione del pregiudicato è avvenuta poco dopo. Bloccato a bordo di una Fiat Stilo, intestata ad una ditta di noleggio-auto gelese, evidentemente utilizzata al fine di portare a compimento nel modo più insospettabile possibile, l’illecito viaggio, i militari hanno rinvenuto occultata in una sacca dello zaino della figlia quasi un kilogrammo di cocaina eal valore commerciale complessivo di € 130.000, 00 circa.
Il grosso quantitativo rinvenuto in possesso del giovane, arrestato per detenzione ai fini di spaccio, fa presupporre ai militari che lo stesso rappresenti, attualmente, una figura di assoluto rilievo nello smercio della cocaina destinata al mercato gelese.
Il sequestro operato è un’importante conferma dell’ipotesi investigativa dei carabinieri relativamente al dato che la cocaina rappresenti un’importante e attualmente florido mercato, anche in un contesto depresso economicamente quale quello gelese.
Lo dimostra, infatti, il sequestro operato solo il 09 settembre scorso, ancora in Gela, località Ponte Olivo, ai danni di Vella Vincenzo, attualmente ancora detenuto, arrestato dai Carabinieri perché nell’auto di proprietà, in apposite cavità ricavate, occultava ben Kg 1,5 di cocaina del valore commerciale di € 300.000 euro circa.
E’ tuttora al vaglio dei carabinieri l’eventuale collegamento dei due maxi-sequestri operati e l’esatta comprensione del ruolo rivestito dai due pusher, ora detenuti, sebbene, indubbiamente, dato il sequestro, questi dovevano disporre di ingenti quantità di denaro.
(Fonte: Comando compagnia Carabinieri – Gela)