Nell’ambito dell’operazione “ATENA”, la Guardia di Finanza di Gela ha eseguito 4 ordinanze di custodia in carcere, 3 ordinanze di arresti domiciliari e altre 13 misure coercitive di natura personale. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro 12 istituti scolastici nelle regioni siciliana e calabrese.
Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Gela, hanno consentito di svelare la presenza di una organizzazione criminosa, con base prevalentemente a Gela, Licata e Catania ma con plurime ramificazioni in Sicilia e Calabria che, attraverso un complesso sistema volto a far apparire come effettivamente realizzate attività scolastiche (frequenza, didattica, esami etc.) in realtà mai eseguite, mirava al rilascio diffuso quanto agevole di diplomi di scuola secondaria sostanzialmente privi dei requisiti prescritti.
Come dimostrato attraverso la quantità degli istituti e dei centri sequestrati (12), l’organizzazione era in grado di raccogliere una ampia fetta di utenti/studenti provenienti da tutta Italia. Costoro, attirati dalle illecite facilitazioni fruibili presso gli istituti in questione, pagavano dai 3000 ai 5000 euro per l’ottenimento di un diploma di scuola secondaria. A seconda del prezzo pagato veniva concesso anche di “costruire false carriere scolastiche ad hoc” sostenendo gli esami, anch’essi pilotati, per “saltare” qualche anno.
L’illecito si compiva anche attraverso il coinvolgimento dei docenti i quali si prestavano alle falsificazioni dei registri e dei vari atti d’esame, coscienti della scarsissima preparazione degli studenti. Alla redazione di atti falsi partecipava anche personale amministrativo in servizio presso gli istituti scolastici, consentendo l’iscrizione degli alunni anche se privi dei necessari requisiti previsti ed addirittura, in alcuni casi, effettuando iscrizioni al quinto anno pochi giorni prima di sostenere l’esame di Stato.
Le indagini, condotte attraverso la meticolosa analisi degli atti e dei registri nonché attraverso attività tecniche, hanno permesso di individuare oltre quattrocento diplomi rilasciati illegittimamente ovvero sulla scorta di false attestazioni. Si è appurato che gli studenti, oltre a non frequentare, sostenevano esami farsa in quanto dall’esito del tutto scontato. La predisposizione di un vero e proprio sistema e la reiterazione collaudata delle condotte hanno permesso il progressivo espandersi dell’area d’azione dell’organizzazione, che si è costantemente ramificata in territorio siciliano e calabrese, anche grazie a centri studi affiliati, istituiti al fine di procacciare gli studenti a cui rilasciare diplomi facili.
Le persone denunciate sono oltre duecento (ispettori, dirigenti, organizzatori, docenti, personale amministrativo, collaboratori vari etc.) ed i reati contestati, oltre all’associazione per delinquere finalizzata ad ottenere ingenti profitti attraverso la produzione di carriere scolastiche falsate con la corruzione di dirigenti ed ispettori, evidenziano la commissione di un vasto elenco di reati che vanno dal falso in atto pubblico alla rivelazione di segreti d’ufficio, dall’omissione di atti d’ufficio all’attestazione di false identità, dal favoreggiamento personale alla truffa perpetrata con false attestazioni mediche. Non manca la frode fiscale a cui si sarebbero dedicati alcuni gestori di società cui facevano capo gli istituti sequestrati.
Il grave ed univoco quadro probatorio ha condotto l’A.G. all’emissione dei provvedimenti restrittivi ed ablativi eseguiti dalle Fiamme Gialle.
Oltre al sequestro dei dodici istituti scolastici e delle otto società di controllo, è stato disposto il sequestro di beni immobili e finanziari nella disponibilità degli indagati del valore di circa due milioni di Euro.
Risultano inoltre indagati due ispettori dell’ufficio scolastico regionale in ordine a responsabilità per aver, dietro compenso, omesso di rilevare palesi irregolarità che avrebbero minato la sussistenza dei requisiti di legge per il mantenimento dello status di scuole parificate.
(Fonte: Comando compagnia Finanza – Gela)