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notizia del 19/09/2009 - messa in rete alle ore 17:43:19
Procura e autorità sanitarie aprono inchieste parallele per far luce sulla morte in astanteria della quindicenne gelese Martina Spinello

La Procura della repubblica del Tribunale di Gela ha avviato una inchiesta sulla improvvisa morte della giovane studentessa gelese Martina Spinello (nella foto), 15 anni, deceduta sei ore dopo essersi presentata al pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela; un’altra indagine parallela è stata invece disposta dal direttore generale dell’Asp di Caltanissetta Paolo Cantaro.

Intanto, si è cercato di ricostruire la giornata della povera ragazza, che aveva avvertito i primi malesseri durante le lezioni della sua prima giornata di scuola (2° liceo socio-psico-pedagogico “Alighieri” di Gela). Martina svegliata con una fastidiosa nausea addosso. Aveva di andare lo stesso a scuola. Il suo stato si aggrava e dà segni di vomito, al punto che ha richiesto la presenza della madre, che l’accompagna nel vicino ospedale.

Intorno alle 10 di venerdì si presenta al pronto soccorso, dove le vengono prestate le prime cure. I medici le diagnosticano una epigastralgia, manifestata da mal di stomaco e per questo le somministrano un antispastico e un farmaco per la protezione gastrica. Le prelevano il sangue per le analisi di laboratorio. Il sangue però si coagula in fretta e per poterlo analizzare. Al terzo prelievo gli infermieri hanno difficoltà a localizzare la vena. La ragazza ha segni di insofferenza e di fastidio e sta sempre più male, chiede di andare in bagno sorretta dai familiari, sviene ed entra in com,a. Perde colorito e si teme una crisi emolitica, una leucemia fulminante. Sempre al pronto soccorso, viene richiesto l’intervento di ematologi, chirurghi, cardiologi e rianimatori. Purtroppo, la ragazza muore intorno alle 16,30. Una vicenda sulla quale sono ora puntate giustamente le attenzioni delle autorità giudiziarie e sanitarie. La famiglia è distrutta dal dolore e chiede che venga fatta luce sulla misteriosa quanto repentina morte della giovane.
 
Autore: Redazione Corriere di Gela
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