I Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, nel corso di mirati servizi disposti alla ricerca e cattura di latitanti, all’alba di oggi, in ottemperanza di un ordine di carcerazione, emesso lo scorso 05 agosto dal Tribunale di Vicenza, hanno tratto in arresto, dovendo scontare un residuo pena di mesi 11,
Salvatore Greco (nella foto), gelese di 47 anni, noto pluripregiudicato, già resosi responsabile di gravissimi reati contro la persona ed il patrimonio, nonché di traffico di sostanze stupefacenti, affiliato del locale sodalizio mafioso di “Cosa Nostra”, e fratello di Angelo Bruno Greco, altro esponente di spicco dello stesso sodalizio.
Il GRECO Salvatore, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria con cadenza giornaliera presso la Stazione Carabinieri di Gela, da due mesi a questa parte, si era reso irreperibile, da quando, in pratica, ha cominciato a sospettare dell’arrivo dell’ ordine di carcerazione, emesso poi effettivamente a suo carico dal Gip presso il Tribunale di Vicenza lo scorso 05 agosto.
L’arresto del pericoloso latitante consentirà l’espiazione definitiva della pena inflittagli, essendo stato riconosciuto colpevole di alcuni furti commessi nel vicentino e di una rapina, compiuta in danno di un orafo in Trissino (Vicenza), nell’ottobre 2006, in cui fu coinvolto anche l’attuale collaboratore di giustizia Carmelo Barbieri, arrestato successivamente su ordine di custodia cautelare .
I Carabinieri, stamane, nell’ambito di un mirato servizio di perquisizione ad un casolare di Contrada Priolo, zona periferica al confine con il Comune di Niscemi, sono giunti all’individuazione del Greco, dopo svariati giorni di appostamenti e pedinamenti, specie del suo vivandiere, Placenti Vincenzo, proprietario del terreno e del casolare in cui è stato sorpreso il Greco, deferito in stato di libertà alla Procura di Gela per il reato di favoreggiamento personale.
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Al momento della cattura, avvenuta intorno alle 08 del mattino, il Greco era intento proprio alla coltivazione del terreno del Palcenti, indossava abiti da contadino, teneva costantemente calato sul capo un berretto da baseball con l’evidente fine di rendersi difficilmente riconoscibile.
Al blitz dei militari, il Greco, che era disarmato, non ha opposto alcuna resistenza, consentendo che i diversi uomini del Nucleo che avevano circondato il casolare lo accompagnassero presso gli uffici di via Venezia.
L’arrestato è ora detenuto presso il carcere di Caltagirone.
(Fonte: Comando Compagnia Carabinieri di Gela)