I Carabinieri di Gela, nel corso di mirati servizi disposti dal Comando Provinciale di Caltanissetta, tesi a frenare il fenomeno degli atti intimidatori, mediante un incisivo controllo dei pregiudicati gelesi, alle prime luci dell’alba, hanno tratto in arresto il pregiudicato
Diego Rinella (nella riquadro piccolo), 22 anni, responsabile di detenzione illegale di arma da fuoco e relativo munizionamento.
Il giovane, all’atto del blitz dei Carabinieri, fatto con improvvisa perquisizione domiciliare, non ha saputo giustificare ai militari, il rinvenimento, sul pianerottolo della sua abitazione, avvolto in un tappeto persiano, di un fucile marca Beretta cal.12 mentre le 25 cartucce, costituenti il relativo munizionamento, venivano rinvenute in un sacchetto in acrilico contenente a sua volta la relativa cartucciera.
Il fucile era tenuto con il colpo in canna e cinque relative munizioni all’interno del caricatore.
Circostanza questa, che fa intuire che l’arma poteva essere verosimilmente già pronta per l’uso.
Condotto, dunque, presso gli uffici di via Venezia, emergeva che l’arma trovata era stata rubata lo scorso giugno ad un cittadino gelese che, tuttavia, la deteneva legalmente.
La modalità secondo cui è avvenuto il rinvenimento fa chiaramente intuire che l’arma è stata sottratta unitamente alla cartucciera.
Pertanto, il RINELLA, sul conto del quale gravano numerosi precedenti penali e di polizia relativi a reati che variano dal furto aggravato allo spaccio di droga ed il porto abusivo di armi, è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione illegale di arma da fuoco e ricettazione.
Sull’arma, ora sottoposta a sequestro, si svolgeranno i dovuti accertamenti tecnici, al fine di comprendere, come sospettano i Carabinieri, se l’arrestato sia coinvolto nei recenti atti intimidatori consumati all’indirizzo di alcuni commercianti del territorio.
Il Rinella, secondo le risultanze dei militari, era solito frequentarsi con i quattro giovani pregiudicati arrestati dai Carabinieri lo scorso fine luglio per rapina in abitazione in danno di anziani: Terranova Emanuele, Normanno Leandro, Vincenzo Cascino e Bodinaku Igland, tutti ancora detenuti in carcere.
Secondo, i militari con il suo arresto è stato inferto un altro duro colpo a quella che si ritiene essere stata una vera e propria gang che, sfrontatamente, ha, nei tre mesi precedenti, compiuto diversi furti e rapine in Gela, terrorizzando gli abitanti del quartiere San Giacomo e del centro città.
(Fonte: Comando Compagnia Carabinieri di Gela)