Alle 11,30 di oggi, nella Chiesa Madre di Gela, saranno celebrati i funerali di
Letizia Enrica Laccisaglia (nella foto), figlia di Rino Laccisaglia, già funzionario tecnico e sindacalista impegnato dell'Agip Mineraria, e moglie di Emanuele Tuccio, architetto e dirigente del Comune di Gela. Letizia aveva 46 anni, era una donna piena di vita, una ragazza piena di vita, visto l'aspetto molto giovanile che conservava. E' morta martedì sera, in casa, colpita da un improvviso aneurisma. Era sola e di lì a poco sarebbe dovuta uscire per fare spese con una sua amica. La quale, non rispondendo al telefonino e non aprendo la porta di casa, ha allertato le forze dell'ordine. Il marito Emanuele si trovava fuori città. Aperta la porta, è stata trovata esanime.
Letizia, una donna solare, con interessi che spaziavano tra la musica, l'arte visiva ed i viaggi di studio, si era laureata in lingue. L'inglese l'aveva voluto imparare sul campo. Da qui i suoi frequenti soggiorni in Inghilterra. Amava i Beatles ma al suo funerale – aveva detto al marito Emanuele – avrebbe voluto "sentire"
Perfect Day, di Lou Reed).
Dotata di grande personalità e doti manageriali, da alcuni anni dirigeva la locale sezione dell'Ecap, l'Ente di formazione che fa capo alla Cgil.
Per tutta la giornata di ieri, centinaia e centinaia di amici e conoscenti, colleghi di lavoro, hanno voluto renderle omaggio nell'abitazione di Piazza Trento.
Al caro amico Rino, moglie e figli, e ad Emanuele, le condoglianze del direttore del Corriere di Gela e dell'intero corpo redazionale.