Nella mattinata di ieri, venerdì, presso il Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, i Carabinieri hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a Greco Angelo Bruno, nato Gela 14 marzo 1966. Il Greco rappresentava l'unico sfuggito alla cattura lo scorso 26 marzo 2009, all'atto della chiusura dell'operazione "Cayman", con cui si é data esecuzione alle Ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Caltanissetta per associazione mafiosa finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio e la persona.
Con l'operazione i Carabinieri avevano sventato il sequestro di persona di due facoltosi imprenditori di Gela e di Ragusa.
Il soggetto arrestato aveva un ruolo chiave all'interno del sodalizio eminentemente per la pianificazione e l'esecuzione di reati contro il patrimonio.
Infatti, le investigazioni hanno acclarato che il Greco sia stato l' ideatore ed il promotore della progettata rapina ad un furgone portavalori, da consumare prima del Natale del 2008, in contrada Timpazzo nel Comune di Gela, con la disponibilità di kalashnikov e plastico esplosivo che avrebbe dovuto far saltare le sicurezze passive del portavlaori.
Il Greco è stato, infatti, più volte intercettato in compagnia del Pistritto Vincenzo mentre a bordo dell'auto di quest'ultimo discutevano le modalità operative per l'assalto al furgone, descrivendo nel dettaglio quali armi usare e quanto esplosivo impiegare sullo sportello del furgone e quale effetto avrebbe determinato l'esplosione, quali vie di fuga seguire dopo aver conseguito il bottino, dove nascondere i mezzi e quali le possibili e sicure vie di fuga successivamente al delitto.
La rapina non fu compiuta, come accertato, per un preciso diniego nel senso di Cosa Nostra che non condivideva un'azione militare così eclatante né accettava come equo l'utile che l'organizzazione ne avrebbe tratto.
Il Greco ha numerosi precedenti penali specifici che lo connotano come persona di elevatissima pericolosità sociale.
Già protagonista di rapine a mano armata quando era ancora quindicenne, da quel tempo non ha mai smesso di delinquere perseverando in una condotta di vita che lo ha portato più volte ad essere arrestato, sia per gravi reati contro il patrimonio, sia per associazione mafiosa.
Nel 2006 fu arrestato sempre dai Carabinieri di Gela, nella operazione "Tagli Pregiati", in cui compariva come fiancheggiatore del clan Rinzivillo.
(fonte: Carabinieri Compagnia di Gela)