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Corriere di Gela | Aria nuova in Piazza Roma
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notizia del 04/07/2006 messa in rete alle 00:59:42
Aria nuova in Piazza Roma

Aria nuova, vita nuova, questa è la voce che circola in città, e ansiosa è l’attesa del poter ammirare un angolo del centro storico di Gela, a seguito del rifacimento dell’antico “chianu u Carmunu” una volta il centro di abitazione di molti “calafati” e pescatori. Con il completamento di Piazza Roma, quanto prima fruibile alla cittadinanza, possiamo dire che il bello e l’eleganza possano brindare ai sentimenti del popolo, occorre ora continuare su questa strada per oscurare quanto di più brutto e deplorevole ci sia stato negli anni bui della vita municipale. Una nuova piazza per una città nuova vuole essere il vero risveglio di una città tanto offesa e martoriata e, quindi, il riscatto sociale. Possiamo dire che la nostra città ha preso coscienza di quei grandi valori morali che furono dei nostri terranovesi (onestà, laboriosità e impegno sociale). pertanto, sottolineamo che con la passione, l’amore e l’impegno, si possono realizzare opere di grande rilevanza sociale. Ci auguriamo che la politica, quella vera e disinteressata, possa completare l’opera di rifacimento della città, rendendola sempre più accogliente e vivibile e ridare fiducia ai tanti commercianti, artigiani del luogo desiderosi di lavorare tranquilli ed in pace e stimolare gli scambi culturali e turistici che sono la fonte di ricchezza per una città.
Certamente ancora c’è tanto da fare sia sul piano della legalità che sulle strutture (per esempio non è stato risolto il problema dell’acqua così come la mancata bonifica di alcune strade di periferia e del centro storico). Sollecitiamo una maggiore attenzione alla toponomastica i cui errori commessi negli anni passati sono abbastanza evidenti, al fine di non farci prendere per ignoranti dai forestieri quando leggono alcuni nomi di personaggi storici, vedi via Bacchilide – poeta greco, che diventa via Baccetilide – oppure quella via intitolata al tiranno di Siracusa Agatocle, colui che fece uccidere quattromila cittadini gelesi ritenuti ostili alla sua politica ma che in effetti furono uccisi per impadronirsi dei loro beni. Ciò nonostante gli è stata dedicata una via della città.
Mi auguro che in avvenire non si ripetano simili distrazioni, come auguro alla nostra città un fluido avvenire turistico avendo tutte le carte in regola (mura timoleontee, museo archeologico, la sua storia antica nota in tutto il mondo) per essere una tra le città più interessanti dell’Isola.


Autore : Renzo Guglielmino

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