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notizia del 18/05/2008 messa in rete alle 23:04:54
Si farà il ponte sullo stretto?
Si farà il ponte sullo stretto?
Si torna a parlare del ponte sullo stretto di Messina. Si farà, o non si farà? L’attuale presidente del Consiglio, Berlusconi, dà la notizia per certa.
Il sogno del ponte sullo stretto è nato nel 251 a.C. Lo storico Plinio il Vecchio narra che il console Lucio Cecilio Metello costruì un ponte di zattere galleggianti trattenuto lateralmente con delle botti. Vi passarono 140 elefanti (i carri armati di quell’epoca) che i caltaginesi in fuga avevano abbandonato durante la prima guerra punica, per mostrare gli elefanti a Cesare come trofeo della vittoria conseguita.
Durante il medioevo e l’era moderna a qualche reggitore di Stato venne in mente la costruzione del ponte sullo stretto. Anche Peppino Garibaldi ci fece un pensierino durante la spedizione dei mille.
Mussolini, parlando col capo della polizia, Carmine Senise, aveva promesso di realizzare questo sogno, dopo la guerra.
Il tormento venne “realizzato” da Walt Disney in un suo simpaticissimo cartone animato.
Nel 2006 il presidente Berlusconi né parlò come “problema prioritario”. Firmò addirittura con l’impresa Impregilo, la gara del contratto. Ma quando venne eletto il governo Prodi, ogni cosa venne messa in un cantuccio.
La febbre del ponte però non morì e tempo fa venne organizzata in Sicilia una marcia su Roma, per reclamare la posa della prima pietra, che avrebbe dato 40.000 posti di lavoro.
Fino ad oggi sono arrivati negli uffici competenti di Roma centinaia di progetti da ogni parte del mondo e sono stati interpellati in proposito personalità competenti di fama internazionale, lautamente compensati.
Si sfoglia la margherita: si farà, non si farà? I siciliani attraversano la stretto col “ferribotto” e l’idea del ponte la portano sempre dietro: un giorno sarà costruito…
Passano gli anni, cambiano i governi e l’idea del ponte ancora non si coagula. Con la vittoria elettorale di Berlusconi riprende vita il progetto del ponte. Tanti in Sicilia lo desiderano, alcuni non lo vogliono (meglio costruire ospedali, scuole, case), altri parlano sottovoce che è un favore che si vuol fare alla mafia e alla’ndrangita…
Si farà, non si farà? La febbre del ponte è sempre alta, il sogno resiste.
L’impresa Impregil ricorda gentilmente che ha un contenzioso aperto e la penale da pagare se il ponte non dovrebbe realizzarsi. Sembra un incubo, una fabbrica di illusioni, su cui pende la spada di Damocle.
Tanti si chiedono quanto costerà il ponte. Appena cinque miliardi di euro. E la durata del lavoro? Lasciamo perdere, basta pensare che l’autostrada Salerno-Reggio Calabria dura un’eternità.
Se l’avventura del ponte inizierà nel 2008 c’è chi scommette che i lavori finiranno nel 3008. Si farà o non si farà? Qualcuno l’ha definito l’ “affare del secolo”, altri “una vera manna”.
Chi vivrà, vedrà!
Autore : Gino Alabiso
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I Vostri commenti
Secondo me si farà perchè è giusto farlo, perchè è utile alla Sicilia e all'Italia. Non realizzarlo, sarebbe una grande ingiustizia per tutti ed un diritto negato ai siciliani. Se poi lo Stato non dovesse farlo per paura della criminalità... allora chiudiamo l'Italia.
Autore: Franca Carana
data: 19/05/2008
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