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Corriere di Gela | Altro che “uomo della Provvidenza”!
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notizia del 17/02/2008 messa in rete alle 23:02:15
Altro che “uomo della Provvidenza”!

Non me ne voglia il pur bravo Gino Alabiso, che stimo moltissimo, ma mi sento obbligato a rettificare quanto da lui affermato nell’ultimo numero del Corriere di Gela su Pio XII che avrebbe definito il duce “l’uomo della Provvidenza”. A pronunziare quella frase molto infelice fu invece Pio IX in occasione dei Patti Lateranensi che offrirono non pochi vantaggi alla Chiesa cattolica, vantaggi ribaditi e moltiplicati per la generosità di Bettino Craxi, anche lui “uomo della Provvidenza”.
Ricordo molto bene quei tempi. Anch’io ho avuto un attestato di perfetto balilla e tutti, allora, eravamo fascisti. Ricordo, e me ne vergogno, che anch’io, assieme ai miei compagni seminaristi, salutavo con orgoglio al grido “Heil Hitler” i molti turisti tedeschi che sbarcavano a migliaia dal porto di Palermo. Chi poteva pensare che Hitler era il più grande mostro dell’umanità? E convinto com’ero degli otto milioni di baionette sbandierati da Mussolini, non volevo assolutamente credere che gli americani fossero sbarcati in Sicilia. Ci credetti solo quando in una Canicattì deserta, trovandomi davanti al municipio per protestare col sindaco sentii costui chiedere a due soldati su una camionetta dove fossero arrivati gli americani. Nel retro della macchina giaceva morto un tenentino col braccio sfracellato.
Ad onor del vero Pio XII non fu mai molto tenero col fascismo, né questo fu mai devoto al papa. Ricordo molto bene che in vista del conclave i giornali fascisti non inclusero mai tra i papabili il cardinale Pacelli, che invece tutti noi pronosticavamo come futuro papa, come difatti avvenne. La maledetta diplomazia che tanto male ha fatto alla Chiesa e nella quale Pacelli era molto esperto, gli impedì di levare alta la sua voce di condanna verso i crimini nazisti che lui certamente conosceva. E’ una pagina triste di storia. D’altra parte c’è di peggio. Ogni domenica preti cattolici e protestanti andavano nei campi di sterminio per celebrare la santa messa e distribuivano la comunione a quei disgraziati che si gloriavano di uccidere ognuno ogni giorno decine d ebrei. Non erano forse a conoscenza dei loro enormi delitti?
Checchè se ne dica, i campi di sterminio nazisti peseranno come eterna vergogna non so,o su Hitler, Hemmler o Eichman, ma sull’intero popolo tedesco, fatte poche lodevoli eccezioni.


Autore : Antonio Corsello

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Non me ne voglia Antonio Corsello, ma sono io stavolta a dover correggere lui. Il Papa che usò la frase

Autore: Matteo Luigi Napolitano
data: 18/02/2008
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