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Corriere di Gela | Gesù è un mito?
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notizia del 15/06/2005 messa in rete alle 23:00:41
Gesù è un mito?

Gli articoli del prof. Marco Trainito su Papa Wojtyla e su Benedetto XVI mi hanno trovato in perfetta sintonia, tanto che ho sentito il dovere di congratularmi con lui, anche perché gli riconosco una profonda cultura. Non posso dire altrettanto su alcuni argomenti trattati nell’articolo dallo stesso pubblicato sul Corriere di Gela del 4 giugno. Non posso condividere la sua drastica negazione della nascita sovrannaturale di Gesù Cristo, della verginità della Madonna e della posizione di padre putativo di San Giuseppe. Padronissimo il professore di mantenere le sue idee (fortunatamente i tempi della Santa Inquisizione sono finiti) né io perdo la stima che ho di lui. E’ questione di fede e la fede è un dono di Dio.
Ci tengo però a dire che la nostra fede è fondata su solide fondamenta: il vangelo, che non é una narrazione apologetica, ma una narrazione pura e semplice sui miracoli di Gesù, sulle sue profezie e sulla sua resurrezione. Il vangelo non nasconde neppure l’ignominia della croce, che in una narrazione apologetica sarebbe un controsenso. Sulla base di testimoni oculari migliaia di cristiani hanno testimoniato la loro fede col sacrificio estremo della loro vita. Né si può negare che tutto questo acquista un valore storico di grande portata.
Prima di tutto dice Trainito, Gesù Cristo non poteva nascere in quel modo soprannaturale, come ci racconta il Vangelo. E perché? Dio é il creatore delle leggi della natura, ma non è sottoposto ad esse. Non é in grado Dio di far nascere una creatura, senza seguire le leggi della natura, senza il congiungimento dello spermatozoo con l’ovulo della donna? Il concetto che noi abbiamo di Dio ce lo consente ampiamente. E naturalmente la madonna resta vergine. Senza questa condizione essa era perfino decisa a rinunziare alla maternità divina, tanto che all’angelo che gliel’annunziava essa oppone la sua obiezione: “Come è possibile tutto questo dal momento che non conosco uomo?”. E se San Giuseppe resta solo un padre putativo, non c’è da meravigliarsene. E’ lo stesso angelo che gliene dà la spiegazione. E ci sono poi altri fatti prodigiosi che lo confermano nel suo eccezionale ruolo: i pastori che vengono ad adorare il bambino appena nato, la visita dei re magi anche loro venuti da lontano ad adorare il bambino, l’angelo che gli dice di andare in Egitto per sfuggire al re Erode e il suo ritorno in Palestina su invito dello stesso angelo.
Lo stesso smarrimento di Gesù nel tempio all’età di 12 anni, non é un’offesa ai suoi genitori, ma la volontà di ribadire la sua testimonianza al Padre Celeste. Che San Giuseppe sia solo un padre putativo non é ridicolo ne tantomeno inutile: è servito a tutelare l’onore di Maria, la più alta delle creature ed a mantenere nel mistero il più grande evento della storia dell’umanità.
Mi rendo perfettamente conto che queste mie considerazioni acquistano per un non credente un sapore pietistico ed inaccettabile, ma corrispondono alle più intime esigenze del cuore umano ed hanno un solido fondamento nel mistero del Cristo Risorto. C’è chi afferma che la resurrezione di Gesù è solo un mito creato dalla fantasia dei discepoli. Quot capita, tot sententiae. Possiamo dire però che la resurrezione di Gesù non era affatto attesa dai suoi discepoli i quali sono rimasti increduli all’annunzio delle pie donne. Si sono ricreduti solo di fronte all’evidenza delle ripetute apparizioni di Gesù. Di fronte a tante contestazioni cosa possiamo fare noi? Arrabbiarci come i musulmani che hanno reagito furiosamente alla notizia (diffusa dagli stessi americani) che nella prigione di Guantanamo il Corano era stato buttato nel water? Non penso che i cristiani farebbero lo stesso se venissero a sapere che qualcuno ha fatto lo stesso con la Bibbia.
Quel che dispiace a molti di noi è che il divino messaggio di Gesù Cristo è stato tradito dagli stessi cristiani. La Chiesa cattolica, l’erede diretta di questo messaggio, l’ha fedelmente trasmesso lungo il corso dei secoli, ma se ne è allontanata nella prassi e nella dottrina. La diabolica Santa Inquisizione ha tenuto per troppi secoli sotto una cappa di piombo l’intera Europa e gli stessi popoli latino americani, tarpando le ali ad ogni tentativo di libertà e di progresso. Non ha senso invocare adesso le origini cristiane della civiltà europea. L’immoralità e la mania di potenza ha pervaso perfino i più alti vertici della Chiesa. Durante i secoli bui dell’Inquisizione si è arrivati persino a commettere l’orribile delitto della tortura alla quale venivano sottoposti tutti gli inquisiti che, sotto la tortura, dichiaravano addirittura delitti mai commessi.
Non ha senso adesso dopo tanti secoli chiedere perdono per le colpe della Chiesa, dopo che la storia aveva fatto ampiamente giustizia di tanti sorprusi. Ed è giusto aggiungere che in documenti solenni più di un Papa ha negato la libertà di coscienza, di religione e di stampa. Mettiamoci pure le guerre di dominio, le crociate, la caccia alle streghe e ne verrà fuori un quadro veramente fosco.Ma gli errori più gravi sono stati commessi nella dottrina. Nel 1870 Pio IX volle caparbiamente definire come dogma l’infallibilità pontificia. Su questo dogma la Chiesa ha costruito un mostruoso castello di dogmi: Il peccato originale, la divina ispirazione della Bibbia, la redenzione dal peccato originale e non dalle sue conseguenze. Secondo queste verità infallibili Dio sarebbe stato tanto capriccioso da mettere alla prova Adamo pur sapendo in anticipo che avrebbe peccato. Non solo; poco sapiente e poco santo avrebbe chiesto ad Abramo di uccidergli il figlio Isacco.
Secondo il pensiero costante della Chiesa, ribadito dal Concilio Vaticano II, Dio avrebbe ispirato le tante storture della Bibbia e il coacervo delle leggi mosaiche delle quali non poiché sono stupide ed inaccettabili: il sacrificio della gelosia, l’immolazione di tante povere bestie, le impurità, l’accettazione della schiavitù e perfino la giustificazione dell’uccisione dello schiavo diventato “denaro” del suo padrone.
Io affermo solennemente che tutte le religioni, compresa quella cattolica, che hanno accettato la schiavitù sono false perché non sono al servizio di Dio, ma dei padroni. Oppio dei popoli! Secondo il pensiero della Bibbia e della stessa Chiesa la morte, le malattie, i peccati sono conseguenze del peccato originale. Se Gesù Cristo ci ha liberati dal peccato originale, come mai non ci ha liberati dalle sue terribili conseguenze?
Tante altre considerazioni si potrebbero fare. Per ora basta. Suprema consolazione resta solo Gesù Cristo che ha portato nel mondo una religione nuova e perfetta, che però attende ancora di essere realizzata.


Autore : Antonio Corsello

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