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notizia del 06/03/2005 messa in rete alle 22:39:10
Gela provincia, un sogno lungo 70 anni
In una intervista concessa pochi giorni fa, il sindaco Crocetta ha affermato di amare Gela come la propria madre. Lo crediamo. Ma come mai fra i suoi impegni di primo cittadino non ha fatto sentire il suo interessamento per fare promuovere Gela a provincia regionale? E’ questo il problema dei problemi, il più vitale della nostra città e per centinaia di giovani in cerca di prima occupazione. Per amministrare serve coraggio, stare dentro la legge e andare oltre la burocrazia.
Per centrare gli obiettivi dello sviluppo sarebbe necessario uno sforzo comune da parte di tutte le istituzioni di maggioranza, di opposizione, privati e semplici cittadini. A tentare l’impresa per realizzare questo grosso e vitale problema a favore dei giovani occorre l’iniziativa del sindaco e dei parlamentari gelesi dei vari partiti politici e dell’intera cittadinanza.
Gela ha 80 mila abitanti e una massa di giovani laureati o diplomati che hanno voglia di lavorare, ma non riescono a trovare il posto. L’industria petrolifera (che nuoce alla salute dei gelesi) non potrà continuare in eterno e bisognerà trovare altre vie per dare lavoro alla città in continuo aumento demografico.
La creazione di Gela provincia sarebbe un bel passo avanti.
Come mai nessun rappresentante politico dice una parola in proposito? Ordini dall’alto...? I giochi sono stati già fatti per favorire un’altra città? Perché non parlare chiaramente?
Per il futuro del nostro centro é necessario creare un apposito comitato, raccogliere le firme, fare rumore per farsi sentire. Viceversa Gela resterà sempre con un pugno di mosche in mano e con i soliti nodi sempre più difficile da sciogliere.
Gela crescerà per forza... di inerzia e s’imbatterà di giorno in giorno nell’insoddisfazione generale. Dopo la morte dell’on. Salvatore Aldisio la nostra città continua a languire e non é più lanciata verso un futuro di gloria....
Perché Gela diventi provincia é necessario un riordino generale, mettendo l’importante questione sul tappeto. In altre parole, Gela da l’impressione oggi di essere una città stanca, invecchiata, dormiente e non trova la forza di proporre questo vitale problema per l’indifferenza di chi é stato eletto democraticamente per dirigere, governare e fare più bella la città, ed accogliente.
Sarebbe mortificante se si dovesse constatare che Gela ceda il passo al "teatrino della politica", tanto esecrato, che però non paga sempre.
Ci risulta che in un altro centro siciliano i cittadini hanno un proprio e forte sentimento di appartenenza alla propria "urbs", alla propria città fisica che tutelano e difendono con il cuore e i denti. Il culto della città non appartiene soltanto a chi ci amministra, ma é patrimonio comune di tutti.
Serve un guizzo di buonsenso e d’intelligenza per ritrovare l’anima vera di Gela. E Gela ha tutto per essere una città vincente. Ne saremo capaci?
Autore : Gino Alabiso
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