1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Sui grandi temi di attualità più coerenza e meno tabù
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 25/05/2007 messa in rete alle 21:47:06
Sui grandi temi di attualità più coerenza e meno tabù

Sono convinto che compito del giornalista, ce l’ho anch’io il tesserino, sia quello di informare e formare i lettori. Lo stesso dicasi della stampa e della Tv. A questo scopo è assolutamente necessario dare spazio ai lettori e dar loro la possibilità di manifestare il loro pensiero che talvolta può anche non essere conforme al comune, ma veritiero. Invece purtroppo il conformismo spesso domina ed a nessuno è permesso di uscire fuori dagli schemi consolidati da secoli di ignoranza. Sulla stampa si parla di tutto e di tutti, di cose stupide e futili, ma non si intende affrontare grossi temi di conoscenza. I tabù sono duri a morire. Sono in grado di dimostrare in maniera inconfutabile la falsità delle tre religioni monoteiste, ma non trovo spazio sulla stampa. Niente da fare, domina il conformismo, domina l’irrazionalità, i tabù resistono, la violenza ideologica e l’ignoranza trionfano. Papa Wojtyla e l’attuale papa pretendono nella costituzione europea un esplicito riferimento alle origini cristiane della civiltà europea.
Per quali meriti? Eccoli. Papa Leone XIII in una sua enciclica attribuiva alla Chiesa il merito dell’abolizione della schiavitù. Niente di più falso. La Bibbia afferma esplicitamente che il padrone può uccidere a bastonate lo schiavo che è “suo denaro” e in Siracide 39,25 si assegnano allo schiavo “giogo, bardatura, corde, torture e ceppi”. Parola di Dio! La Chiesa ha accettato la schiavitù anche se nei primi tempi ha cercato di addolcirla, ma poi la schiavitù ha dominato per secoli anche nei paesi cristiani e quando è stata abolita non è stato certamente per merito della Chiesa. Anzi nei paesi eminentemente cristiani (Brasile, Perù) sussistono tuttora forme non troppo larvate di schiavitù. Altri meriti. La costrizione violenta ad abbracciare la fede cattolica, le crociate, lo sterminio perpetrato dai crociati a Gerusalemme che contrasta perfino con la moderazione del sultano Selim quando nel 1517 conquistò Gerusalemme, la caccia alle streghe vere ma spesso presunte, torture e roghi per gli eretici, La Santa (?!) Inquisizione, la negazione della libertà di coscienza, di religione, di stampa e di riunione anche da parte di papi molto recenti (Pio IX beato, Leone XIII, Pio X santo!)
Nel 1739 il vescovo di Agrigento inviava al clero di Canicattì un editto col quale si ordinava che i fidanzati potevano far visita alle fidanzate tre volte alla settimana solo per un’ora, alla presenza dei parenti ed ogni volta dovevano chiedere il permesso al Parroco. Nel 1847 il vescovo di Agrigento, fedelissimo ai Borboni e da loro insignito “ad honorem” col grado di colonnello, scriveva a tutti i parroci della diocesi affermando che “un popolo che voleva abbattere il Trono non so come possa evitare la dannazione”. Questi e tanti altri i meriti delle origini cristiane della civiltà europea. Ora il papa Ratzinger, il Card. Ruini e la Cei stanno conducendo una lotta spietata contro i Dico preparati dalla pur cattolica Rosy Bindi. Se fossero coerenti non dovrebbero limitarsi a chiedere l’abolizione dei Dico ma dovrebbero chiedere per gli omosessuali la pena di morte come vuole la loro scuola, la Bibbia che dice espressamente: “Se un uomo ha giaciuto con un uomo come si giace con una donna, ambedue hanno commesso un’abominazione: siano messi a morte” (Lev. 20,13). Lasciamo vivere gli omosessuali come madre natura li ha creati. Chi si oppone commette una ingiusta oppressione e non è cristiano.
La gerarchia dovrà una buona volta rassegnarsi a riconoscere che la loro scuola, la Bibbia, troppe volte non è di origine divina, ma solo meschinamente umana e barbara. Ci si agita contro i Dico e si afferma che sono una minaccia contro l’istituto familiare. Ma cosa possono fare quattrocentomila omosessuali contro i milioni di eterosessuali che provvedono più che abbondantemente al perpetuarsi della specie. Il decremento delle nascite è dovuto al fatto che i coniugi non hanno più i mezzi sufficienti per mantenere i figli. Per questo in Italia stiamo decrescendo e meno male che in nostro aiuto stanno venendo gli extracomunitari.
L’amore che dobbiamo alla Chiesa non ci esime dal dovere di criticarla quando sbaglia, perché anche la Chiesa sbaglia, eccome! Nei secoli passati ha commesso cose orribili e anche ai nostri tempi gli sbagli non si contano.
Ne è prova l’irrazionale atteggiamento contro gli omosessuali, i divorziati, i preti sposati, il sacerdozio alle donne. E’ imminente la beatificazione di papa Wojtyla. Prima di lui sono stati santificati S. Giovanni da Capestrano, S. Pio V, S. Roberto Bellarmino il cui merito principale è quello di aver fatto strage di eretici. In cambio il Vaticano non si decide ancora di santificare Mons. Romero, arcivescovo di San Salvador, assassinato il 24 Marzo 1980. Secondo la prassi della Chiesa per Mons. Romero, essendo martire, non c’è bisogno di alcun processo. Ma Romero era inviso al Vaticano perché, avendo visti uccisi i suoi migliori preti e vedendo il suo popolo oppresso, si schierò a loro favore.
Alla sua morte il popolo occupò la cattedrale ed affisse alla porta un manifesto col quale si proibiva l’ingresso ai vescovi che avevano osteggiato mons. Romero, che adesso è venerato come santo da tutto il popolo sudamericano. Papa Wojtyla non voleva riceverlo e Romero se ne lamenta nel suo diario. Lo ricevette solo un mese prima che fosse assassinato su consiglio del Card. Lorscheider tuttora vivo. In compenso, quando andò in visita a San Salvador volle stringere la mano al colonnello D’Aubuisson che l’Onu ufficialmente ha dichiarato mandante dell’uccisione del santo vescovo.
E noi dovremmo sempre dire “amen, amen” anche di fronte a tante mistificazioni?


Autore : Antonio Corsello

» Altri articoli di Antonio Corsello
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120